1La vita è... una pera!

…da provare subito

10 cose

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Tutte le immagini: Fabio Mora

Tanta fantasia e un pennello di luce

1 La vita è...

una pera!

C

i racconta il nostro lettore Fabio Mora:

“Da un anno a questa parte ho sentito la forte esigenza di creare uno stile tutto mio, mischiando creatività e tecnica – immortalando temi sociali con un pizzico di ironia: cosi, a prima vista, è nato l’amore per le pere, mie inseparabili amiche!”

La passione di Fabio è il light painting. Tutte le sue foto sono realizzate sfruttando questa tecnica.

Scatta nel buio più completo, illuminando la scena con una torcia, in maniera mirata. Per questo progetto, ha usato una Canon EOS 70D con ottica 50mm f/1.4, impostando un’apertura di f/22, un tempo di posa di 30 secondi e ISO 100. La sua pagina Facebook è http://tinyurl.com/fabiomora

Cominciamo subito...

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Occorrono una stanza al buio, un telo nero sullo sfondo (Fabio consiglia il velluto nero), un tavolo abbastanza ampio su cui riporre gli oggetti, un treppiede (indispensabile per i tempi lunghi), una torcia (aggiungiamo all’estremità che emette la luce una prolunga di cartone rivestita di nero per concentrare il fascio ed evitare che inondi la scena).

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Scegliamo con cura gli oggetti: evitiamo di inserire elementi a caso: la composizione è la fase più importante!

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Impostiamo gli ISO sul valore nativo più basso.

Scegliamo tempi da 20 a 30 secondi (in alcuni casi potrebbe servire la posa B, vd. anche pag. 73).

Chiudiamo il diaframma per ridurre la luce in entrata e aumentare la profondità di campo.

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Mettiamo a fuoco, poi disattiviamo l’autofocus.

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Usiamo lo scatto remoto per evitare il mosso.

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Illuminiamo il soggetto con la torcia, spostando continuamente il fascio di luce per tutta la durata dell’esposizione (tutto ciò che il sensore della fotocamera cattura in questo intervallo di tempo

CREATIVITÀ

50 sbucciature di grigio

San Perelentino

Memorial

Il... set!

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…da provare subito 10 cose

Gli innaperati

Peraldo da Vinci

“La Pera Gioconda”

Osserviamo la grande attenzione di Fabio per la composizione verrà registrato nell’immagine finale).

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Hanno molta importanza la scelta degli oggetti e la reazione della luce su di essi. Un soggetto scuro rifletterà la luce molto meno di uno chiaro, così come fa un materiale lucido rispetto a uno opaco.

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È possibile controllare l’illuminazione modulando la velocità della pennellata: più ci muoviamo lentamente, più il soggetto sarà luminoso.

Al contrario, passaggi rapidi daranno un effetto più leggero.

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Una delle regole più importanti per l’utilizzo di questa tecnica sta nel fatto che la morbidezza della luce è determinata in gran parte dalla dimensione della fonte luminosa e dalla lontananza della stessa dagli oggetti di scena.

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Molta importanza ha l’ombra: facciamo in modo che sia una sola e segua una specifica direzione. Non lasciamo troppa luce sugli oggetti lucidi. Attenzione inoltre agli oggetti più scuri, come le stoffe: hanno bisogno di più passaggi di luce per avere una buona resa.

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Per una composizione efficace, oltre alla classica regola dei terzi, è importante anche porre

attenzione alla formazione delle linee all’interno della scena. In particolare, le linee verticali danno una sensazione d’azione, mentre le linee orizzontali suggeriscono serenità; le diagonali rompono la monotonia e apportano dinamismo; le curve conferiscono sensualità.

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Dipingere con la luce non è facile. Bisogna conquistare la manualità e la sensibilità per capire di quante “pennellate” abbiamo bisogno per ottenere l’effetto desiderato. Sperimentiamo senza arrenderci mai!