Sistema
nazionale
di
notifica
delle
malattie
degli
animali
Patrizia
Colangeli
(1),
Simona
Iannetti
(1),
Angelo
Cerella
(1),
Carla
Ippoliti
(1),
Alessio
Di
Lorenzo
(1),
Ugo
Santucci
(2),
Pasquale
Simonetti
(2),
Paolo
Calistri
(1)&
Rossella
Lelli
(1)Riassunto
Nel presente lavoro è descritto il sistema nazionale per la notifica e la gestione delle malattie degli animali in Italia (SIMAN). Il sistema ha come principali obiettivi di fornire un solido strumento per la gestione delle emergenze epidemiche e di soddisfare il debito informativo che lo Stato italiano ha nei confronti delle Organizzazioni Internazionali, quali la Commissione Europea e l’Organiz‐ zazione Mondiale per la Sanità Animale (OIE). Il SIMAN, pertanto, è stato concepito con lo scopo di raccogliere tutte le informazioni utili relative ai focolai di malattie animali e intende essere uno strumento utile alla gestione delle attività da porre in atto in caso di emergenze sanitarie. Il sistema prevede l’inserimento dei dati sulle notifiche dei focolai di malattie animali come richiesti dalle Organizzazioni veterinarie internazionali, l’elaborazione di relazioni e mappe, e la messa a disposizione della normativa veterinaria di riferimento, dei piani di emergenza delle malattie animali e delle relative istruzioni operative, eliminando tutti i flussi cartacei. Il sistema rientra nel più generale processo in atto nelle amministrazioni pubbliche comunitarie e nazionali di razio‐ nalizzazione, ringegnerizzazione e condivisione dei flussi informativi esistenti, con lo scopo di assicurare la semplificazione a tutti gli atti amministrativi.
Keywords
Animali, e‐government Epidemiosorveglianza, Gestione, Italia, Malattie animali, Sistemi informativi.
Introduzione
L’aumento del numero di animali e prodotti di orgine animale commercializzati a livello internazionale e la maggiore complessità degli scambi commerciali stessi negli ultimi 15 anni hanno contribuito all’aumento del rischio di
diffusione degli agenti patogeni (33),
incrementando i livelli di esposizione del
patrimonio zootecnico dell’Unione Europea
(UE) alle malattie infettive anche di origine extra‐comunitaria. L’Italia è tra i Paesi della UE
maggiormente a rischio a causa delle
consistenti introduzioni di animali vivi e di prodotti di origine animale e della relativa localizzazione geografica (5). In tale contesto, la diagnosi tempestiva e la segnalazione immediata alle Autorità competenti delle informazioni relative all’insorgenza di sospetti focolai di malattie animali è fondamentale per porre in atto efficaci misure di controllo (4). La raccolta delle informazioni sui focolai, inoltre, è indispensabile per soddisfare il “debito informativo” che lo Stato italiano ha nei confronti delle Istituzioni Internazionali quali la Commissione Europea e l’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (OIE) (29).
(1) Istituto Zo o p ro fila ttic o Sp e rime nta le d e ll’ Ab ruzzo e d e l Mo lise ‘ G . C a p o ra le ’ , Via C a mp o Bo a rio , 64100 Te ra mo , Ita lia
p .c o la ng e li@ izs.it
Attualmente, dopo l’emanazione del piano strategico 2007‐2013 sulla salute animale della Commissione Europea (14, 17), è in atto una profonda revisione del sistema comunitario di raccolta delle notifiche delle malattie degli animali (Animal Diseases Notification System – ADNS) al fine di creare un vero e proprio sistema informativo integrato per le malattie animali a livello europeo (Animal Diseases Information System – ADIS) (15).
In Italia sono stati realizzati nel passato diversi sistemi informativi nazionali di supporto alla sorveglianza di specifiche malattie animali (1, 8, 9, 23). Mancava, però, un sistema informativo integrato, in grado di raccogliere e diffondere in modo univoco le informazioni su tutti gli episodi sospetti e confermati di infezione negli animali da parte di agenti di malattie denunciabili.
Il Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli
alimenti (in seguito indicato come
“Dipartimento SPV”) del Ministero della Salute, nel 2009, ha deciso di utilizzare il Sistema
Informativo realizzato dall’Istituto Zoo‐
profilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” per la raccolta e la notifica delle informazioni sui focolai di malattie animali, in grado di collezionare i dati generati a livello locale, renderli disponibili in rete, standardizzando le procedure e i modelli per l’input e l’output, semplificando e rendendo tempestivi i flussi dei dati stessi ed eliminando completamente i flussi cartacei. Tale richiesta rientrava nel più generale processo in atto a livello comunitario e nazionale che vede coinvolte le amministra‐
zioni pubbliche nella razionalizzazione,
ringegnerizzazione e condivisione dei flussi informativi esistenti, semplificando gli iter degli atti amministrativi. In questo processo, elemento essenziale è la disponibilità di sistemi informativi interconnessi che si facciano carico di raccogliere il dato in modo univoco, rendendolo disponibile, in modo trasparente, a tutti coloro che ne hanno diritto e necessità per lo svolgimento delle proprie funzioni.
A livello nazionale, l’Ente Nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministra‐ zione (DigitPA), nelle linee strategiche che
indirizzano gli obiettivi della Pubblica Amministrazione centrale per il triennio 2009‐ 2011 individua proprio nella coniugazione di innovazione tecnologica e reingegnerizzazione
dei procedimenti amministrativi e delle
organizzazioni, la strada per raggiungere gli obiettivi di semplificazione amministrativa in modo trasparente ed efficiente (13).
Materiali e metodi
Analisi
dei
debiti
informativi
L’analisi ha avuto per oggetto da un lato gli obblighi dello Stato italiano nei confronti delle Istituzioni internazionali e, dall’altro, la normativa nazionale ed i flussi già esistenti nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale. In base al Regolamento di Polizia Veterinaria (2), i servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) italiane notificano all’Autorità sanitaria nazionale l’insorgenza di focolai di malattie animali secondo un modello pre‐ definito (c.d. “modello 1”), che raccoglie
l’insieme fondamentale delle informazioni
necessarie a identificare e caratterizzare il focolaio stesso.
La notifica immediata al Dipartimento SPV riguarda qualunque caso anche sospetto di una delle malattie elencate nell’allegato I dell’ O.M. del 06/10/1984 (28), riportando le seguenti informazioni:
data della notifica,
ora della notifica,
nome della malattia (se del caso tipo di virus),
data di conferma,
ubicazione geografica dell’azienda,
numero degli animali sospetti presenti nell’azienda per le diverse specie,
numero di animali macellati per le diverse specie,
numero di carcasse distrutte per le diverse specie.
Ta b e lla I
C rite ri p e r la no tific a a lla C o mmissio ne Euro p e a d i fo c o la i d i ma la ttie a nima li
(All. I DIR. 82/ 894/ C EE)
Da ti d a no tific a re p e r tutte le ma la ttie Da ti sup p le me nta ri p e r la Pe ste Suina Pa e se d ’ o rig ine Re g io ne e ub ic a zio ne
g e o g ra fic a d e ll’ a zie nd a
Pa e se d ’ o rig ine Re g io ne e ub ic a zio ne g e o g ra fic a d e ll’ a zie nd a
No me d e lla ma la ttia e , se d e l c a so , tip o d i virus
Altre re g io ni c ui si a p p lic a no re strizio ni
No me d e lla ma la ttia e , se d e l c a so , tip o d i virus
Altre re g io ni c ui si a p p lic a no re strizio ni
Nume ro d i se rie d e l fo c o la io
Da ta p re sunta d e lla p rima infe zio ne ne ll’ a zie nd a
Nume ro d i se rie d e l fo c o la io Da ta p re sunta d e lla p rima infe zio ne ne ll’ a zie nd a
Tip o d e l fo c o la io O rig ine d e lla ma la ttia Tip o d e l fo c o la io O rig ine d e lla ma la ttia Nume ro d i rife rime nto
d e l fo c o la io c ui si rife risc e il fo c o la io in c a usa
Misure a d o tta te p e r la lo tta c o ntro la ma la ttia ;
Nume ro d i rife rime nto d e l fo c o la io c ui si rife risc e il fo c o la io in c a usa
Misure a d o tta te p e r la lo tta c o ntro la ma la ttia ;
Da ta d e l so sp e tto d i ma la ttia
Nume ro d i a nima li susc e ttib ili ne ll’ a zie nd a
Da ta (stima ta ) p e r il te rmine d e ll’ e limina zio ne (se d e l c a so )
Da ta d i c o nfe rma – – –
le notifiche a livello comunitario ed ha l’obiettivo di assicurare un rapido scambio di informazioni sui focolai di malattie animali tra le Autorità Veterinarie Nazionali dell’Unione Europea e la Commissione Europea. Il sistema consente il monitoraggio dei focolai di malattie animali e permette l’adozione da parte degli Stati Membri e dei servizi della Commissione di misure immediate atte ad impedire la diffusione delle malattie in questione.
Per quanto riguarda la notifica dei focolai di malattia all’OIE, il Terrestrial Animal Health Code (TAHC) chiaramente indica che i servizi veterinari devono avere a disposizione dei sistemi di notifica e di sorveglianza delle malattie animali (3). Le Autorità veterinarie nazionali di ciascun paese inviano all’OIE i dati sui focolai di malattie infettive animali secondo diversi criteri. Qualora le malattie elencate nell’art.1.2.3 del TAHC (35) si presentano in un territorio secondo particolari caratteristiche (Tabella II), i relativi focolai debbono essere notificati singolarmente entro le 24 ore dalla conferma. La notifica immediata comprende l’invio all’OIE di informazioni dettagliate relative al focolaio, alle misure di controllo applicate, agli aspetti epidemiologici rilevanti della malattia nonché alle modalità ed ai test diagnostici attraverso i quali si è giunti alla diagnosi (36). In altri casi le Autorità veterinarie nazionali possono notificare all’OIE
i dati in forma aggregata nell’ambito dei rapporti semestrali ed annuali. La notifica all’OIE avviene tramite il “World Animal Health Information System (WAHIS)”, che è una applicazione web sviluppata e gestita dall’OIE (7).
Pur trattando lo stesso ambito e condividendo gli stessi obiettivi, il sistema ADNS e il sistema WAHIS non sono attualmente armonizzati tra loro e di conseguenza i singoli Paesi sono obbligati ad effettuare due differenti notifiche. La Commissione Europea con la Decisione 2008/739/CE ha stabilito che è necessario allineare il sistema comunitario di notifica delle malattie degli animali al sistema informativo dell’OIE, raccogliendo informazioni epidemiologiche e progettando anche insiemi di dati, banche dati e protocolli per lo scambio di dati (16). Entro il 2012 la Commissione Europea svilupperà un sistema informativo
sulle malattie animali (Animal Diseases
Information System – ADIS), compatibile con il
sistema dell’OIE, in grado di fornire
informazioni essenziali sulla situazione
zoosanitaria in Europa.
Risultati
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
Ta b e lla II
C rite ri p e r la no tific a a ll’ O IE d i fo c o la i d i ma la ttie a nima li
Eve nti d a no tific a re e ntro 24 o re
Eve nti d a no tific a re me d ia nte ra p p o rti se ttima na li
Eve nti d a no tific a re me d ia nte ra p p o rti se me stra li
Eve nti d a no tific a re me d ia nte ra p p o rti a nnua li La c o mp a rsa p e r la p rima vo lta ne l p a e se ,
in una sua zo na o c o mp a rtime nto , d i una ma la ttia tra q ue lle e le nc a te d a l T.A.H.C a rt.1.2.3.
Ulte rio ri info rma zio ni sull’ e vo luzio ne d i un e ve nto la c ui no tific a è d a rite ne rsi urg e nte
La a sse nza o la p re se nza e l’ e vo luzio ne d e lle ma la ttie e le nc a te d a l TAHC a rt. 1.2.3 e le info rma zio ni d i rile va nza e p id e mio lo g ic a a g li a ltri Sta ti Me mb ri
Altre
info rma zio ni d i rile va nza
La ric o mp a rsa d i una ma la ttia in d a ta suc c e ssiva a lla d ic hia ra zio ne d e lla sc o mp a rsa
– – –
L’ imp ro vviso e ina sp e tta to a ume nto ne lla d iffusio ne , inc id e nza , mo rb ilità o mo rta lità ne l p a e se , in una sua zo na o
c o mp a rtime nto d i una ma la ttia e / o infe zio ne
– – –
La p re se nza d i una ma la ttia e me rg e nte c o n una sig nific a tiva mo rb id ità o mo rta lità , o c a p a c ità zo o no sic he
– – –
Se g ni d i un c a mb ia me nto ne lla e p id e mio lo g ia d i una ma la ttia (sp e ttro d ’ o sp ite , p a to g e nic ità , c e p p o d e ll’ a g e nte e zio lo g ic o )
– – –
malattie animali denominato “Sistema
Informativo Nazionale per la notifica delle Malattie Animali (SIMAN)”, a cui è possibile accedere tramite il portale unico dei “Sistemi Informativi Veterinari”, disponibile all’indirizzo https://www.vetinfo.sanita.it/ (Fig. 1). L’accesso al SIMAN è subordinato all’autenticazione dell’operatore, tramite inserimento di nome utente e password o tramite una smart‐card con certificato digitale.
Nel SIMAN i dati sono visualizzabili in forma tabellare e tramite mappe tematiche. La scelta
del livello di aggregazione del dato,
determinata dalle esigenze dell’utilizzatore, la competenza territoriale e i diritti di accesso alle varie funzionalità del sistema, sono gestiti tramite profili utente (6).
Le tipologie di operatori che attualmente possono avere accesso al SIMAN sono:
i servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Locali (ASL),
i servizi veterinari regionali,
i centri ed i laboratori di referenza nazionali,
il Dipartimento SPV,
gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS).
La competenza territoriale è organizzata su 4 livelli: nazionale, regionale, IIZZSS, ASL ed è scelta al momento della registrazione del profilo dell’utente.
Gli operatori hanno a disposizione un servizio di Call Center telefonico (numero verde 800 08 22 80) che fornisce supporto tecnico per l’accesso e l’utilizzo del sistema. E’ fornito un servizio di supporto di secondo livello che opera tramite e‐mail (emergenze.support@ vetinfo.it) a cui è possibile rivolgersi per un aiuto sia di natura tecnico‐informatica che epidemiologica.
L’alimentazione del sistema è demandata ad operatori incaricati (alimentatori) delle ASL e degli IIZZSS per quanto riguarda, rispettiva‐ mente, la notifica, la conferma di un focolaio e l’invio degli esiti degli esami di laboratorio. L’inserimento può avvenire attraverso:
maschere on‐line,
invio di file Extensible Markup Language
Nell’inserimento di un nuovo focolaio le informazioni obbligatorie (Fig. 2) sono le seguenti:
la malattia oggetto della notifica,
il sierotipo/sottotipo dell’agente eziologico, per le malattie che lo prevedono. Se al momento del sospetto questa informazione non è ancora nota, è possibile scegliere la voce ad hoc: “Sconosciuto” e inserire tale informazione in un secondo momento,
l’azienda sede del focolaio, che deve essere obbligatoriamente selezionata tra quelle registrate nella banca dati nazionale degli allevamenti animali (BDN). Qualora la sede di focolaio non sia rappresentata da un’azienda zootecnica, ma ad esempio dal luogo di ritrovamento dell’animale infetto, essa viene identificata tramite i riferimenti territoriali e le coordinate geografiche,
le coordinate geografiche dell’azienda zoo‐ tecnica o del sito sede di focolaio. E’ disponibile una funzionalità che facilita l’utente nella fase di verifica ed inserimento di tali coordinate, che utilizzando la base cartografica di Google Maps, permette di verificare la corretta posizione del sito di focolaio e di ottenerne le coordinate geografiche,
la data di sospetto, corrispondente alla data in cui è stato emesso il sospetto di malattia.
Successivamente all’inserimento del sospetto, il servizio veterinario può confermare o revocare il focolaio stesso. In caso di conferma l’operatore deve inserire le informazioni sulla situazione di stalla (capi presenti, malati, morti, abbattuti e distrutti), la data di conferma e il metodo di conferma. In caso di revoca
Fig ura 1
Ac c e sso a SIMAN d a l p o rta le unic o d e i Siste mi Info rma tivi Ve te rina ri
Fig ura 2
Ma sc he ra d i inse rime nto fo c o la io
l’operatore deve specificare il motivo della cancellazione ed i dati del focolaio non confermato sono conservati in un archivio storico. Il SIMAN consente la generazione e la stampa di tutta la modulistica prevista dalle norme ed un sistema automatico di allerta tramite e‐mail comunica ai referenti del Dipartimento SPV, dei Servizi Veterinari Regionali e dei Centri di Referenza Nazionali l’inserimento del sospetto e la conferma di un focolaio. Il SIMAN permette, inoltre, la registrazione per ciascun focolaio di un set facoltativo di informazioni quali: la data d’inizio dei sintomi, la data d’inizio dell’eventuale trattamento o vaccinazione, il tipo di focolaio (se si tratta cioè di un focolaio clinico oppure rilevato a seguito di indagini diagnostiche), l’origine del focolaio (ad es. a
seguito di contatto con specie selvatiche, animali in transito, ecc.) ed i provvedimenti sanitari messi in atto (ad es. controllo della movimentazione degli animali, controllo nelle specie selvatiche, definizione di zona di protezione e di sorveglianza ecc.). Per ciascun focolaio è possibile associare il documento relativo all’indagine epidemiologica.
Tutte le voci di dettaglio relative alle varie informazioni sono state definite in modo coerente con quanto considerato rispettiva‐ mente dalla Commissione Europea nel sistema ADNS e dall’OIE nel sistema WAHIS, in modo tale da poter automaticamente e contem‐
poraneamente soddisfare le esigenze
informative dei due sistemi.
di focolaio che da questo momento viene incluso nell’elenco di quelli da trasmettere ai sistemi sovranazionali (ADNS e/o WAHIS) da parte degli operatori del Dipartimento SPV. Nel caso in cui la notifica riguarda focolai di malattie per le quali esistono laboratori di referenza nazionale, il SIMAN trasmette tali informazioni anche ai relativi laboratori di referenza tramite web services. Il sistema è già attivo ed utilizzato con successo per i casi di bluetongue confermati dal mese di ottobre 2009. L’inserimento della data di estinzione permette di chiudere il focolaio e la revoca delle misure di controllo precedentemente
emesse. Il SIMAN comprende anche un
sistema informativo geografico su web, tramite il quale è possibile accedere a mappe tematiche per malattia (10, 11), dotate di strumenti interattivi per la navigazione ed estrazione dei dati, nonché di strumenti di analisi spaziale (Figure 3 e 4) (24, 27, 32).
Discussione e conclusioni
La registrazione ed analisi dei dati sulla presenza e distribuzione dei focolai di malattie animali è indispensabile per la determinazione di qualsiasi sistema di sorveglianza e per l’attuazione di programmi di controllo o eradicazione delle malattie, sia in ambito nazionale che internazionale (29). A livello internazionale, i sistemi di raccolta e diffusione delle informazioni sui focolai di malattie animali sono uno strumento prezioso per la prevenzione della diffusione di tali infezioni attraverso il commercio internazionale degli animali e dei prodotti da essi derivati. L’OIE in collaborazione con l’Organizzazione per gli alimenti e l’agricoltura (FAO) e l’Organiz‐
zazione mondiale per la Sanità (WHO),
alimenta un sistema informativo comune, il “Global Early Warning System” (GLEWS), che mette in condivisione i dati generati dalle tre
Fig ura 3
Pa g ina inizia le d e ll’ a p p lic a tivo We b G IS p re se nte a ll’ inte rno d e l SIMAN
Fig ura 4
C re a zio ne d i un b uffe r a p a rtire d a un fo c o la io e d o wnlo a d d e ll’ e le nc o d e g li a lle va me nti ric a d e nti a ll’ inte rno d e l b uffe r
Organizzazioni internazionali, fornendo utili informazioni per le analisi dei rischi legati all’introduzione e diffusione di malattie animali, comprese le zoonosi (20). La FAO nell’ambito del programma di prevenzione delle emergenze delle malattie transfrontaliere (EMPRES), ha, inoltre, sviluppato il “Trans‐ boundary Animal Disease Information System” (TADinfo), un sistema informativo di gestione ed analisi dei dati delle malattie animali e delle zoonosi (21).
Se i sistemi internazionali facilitano la diffusione globale delle informazioni epi‐ demiologiche, i sistemi di notifica esistenti a livello nazionale costituiscono il vero e proprio pilastro di questa rete virtuale e sono indispensabili per determinare le strategie di lotta e controllo delle malattie animali ed i
programmi di eradicazione in ambito
nazionale (22). Sistemi informativi di notifica e di gestione di dati delle malattie animali sono attivi in molti Stati, come l’Australia (“National
Animal Health Information System” – NAHIS) (26) e gli USA (“National Animal Health Surveillance System” – NAHSS) (34), ma anche altri Paesi, quali ad esempio l’India (“Animal disease infosystem of Tamil Nadu”) (30), la Nigeria (“National Disease Reporting System” – NDRS) (31) e la Namibia (“Veterinari Information System for Namibia”) (25) si sono dotati di strumenti analoghi.
Il SIMAN si inserisce in questo ambito, da un lato, raccogliendo informazioni sui focolai e
trasmettendoli ai sistemi sovranazionali
WAHIS e ADNS, dall’altro, entrando a far parte del più ampio panorama del sistema di reti di epidemiosorveglianza, istituito in ambito nazionale e comunitario per promuo‐ vere la cooperazione e il coordinamento tra gli Stati Membri, con il supporto della Commis‐ sione Europea, al fine di fornire migliori strumenti per la prevenzione e il controllo delle malattie animali in Unione Europea (19).
Do wnlo a d e le nc o d e g li a lle va me nti a ll’ inte rno d e l b uffe r
Il SIMAN permette di inserire dati sui focolai e produrre in automatico la reportistica richiesta dalla normativa nazionale e comunitaria, generando l’insieme di dati utili ad alimentare automaticamente gli altri sistemi sopra‐ nazionali (WAHIS/ ADNS) e fornendo tutte le
informazioni utili per una appropriata
programmazione degli interventi per il
controllo delle malattie. I servizi veterinari lavorano su form on‐line e le allerte partono via e‐mail operando così nel solco della strategia di e‐government che prevede la dematerializzazione nella pubblica ammini‐ strazione (12).
SIMAN è il sito ufficiale del Ministero della Salute relativamente alle informazioni sui focolai. I dati sono immediatamente accessibili alle autorità locali e nazionali. Il sistema fornisce tutte le informazioni utili per la pianificazione delle misure di controllo in caso di emergenze epidemiche. Inoltre supporta i servizi veterinari nel condurre l’analisi epidemiologica, aspetto essenziale per la
sorveglianza e il controllo di una vasta gamma di malattie animali. SIMAN è in grado di raccogliere i dati prodotti a livello locale, utilizzando le procedure standard e modelli per i dati di input e output. Il sistema produce l’immediata notifica di focolaio al Servizio Veterinario Regionale, al Ministero e al Centro di Referenza Nazionale ove presente, e predispone le notifiche periodiche necessarie per adempiere agli obblighi informativi nei
confronti delle autorità internazionali
competenti. SIMAN fornisce automaticamente la relazione sullo stato di salute del bestiame ed è una fonte essenziale di informazione per la preparazione del Bollettino Epidemiologico Veterinario Nazionale (BENV). SIMAN è stato utilizzato, immediatamente dopo il suo rilascio sotto il portale unico della veterinaria (giugno 2009), per gestire l’emergenza West Nile Disease in Italia.
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