UN CONOSCERE CONDIVISO Sessioni Parallele

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Atti del 4° Convegno Operatori Psicosociali, ottobre 2012

Associazione Medicina&Persona – www.medicinaepersona.org 135

UN CONOSCERE CONDIVISO – Sessioni Parallele

Le opere e la cooperazione: una risposta originale al bisogno

Il lavoro sulla Esperienza Elementare nella Facoltà di Psicologia

dell’UFMG di Belo Horizonte in Brasile

Miguel Mahfoud, Roberta Vasconcelos Leite, Yuri Elias Gaspar, Licia Caetano Maia

(Dipartimento di Psicologia, Faculdade de Filosofia e Ciências Humanas Universidade Federal de Minas Gerais, Belo Horizonte, Minas Gerais, Brasile)

Il concetto di “Esperienza Elementare” e la Antropologia Filosofica sviluppata da Luigi Giussani sono stati

presi come fonte di elaborazioni teorico-metodologiche in diversi campi del sapere in tutto mondo: nella

teoria della conoscenza i lavori dell’astrofisico Bersanelli (2003), nella pedagogia Chiosso (2004, 2009), nelle

scienze mediche Cesana (2000), nella Antropologia filosofica e teologica Scola (2003, 2006), Grygiel (2004) e

McCarthy (2006), nella filosofia Di Martino (2008, 2010) ed Esposito (2008), nella giurisprudenza Cartabia

(2008) e nel campo interdisciplinare del multiculturalismo Prades (2008).

Il Grupo Experiência Elementar em Psicologia: estudo, pesquisa e intervenção è nato come continuità del

lavoro del Prof. Dr. Miguel Mahfoud, della Università Federale di Minas Gerais – UFMG (Brasile), che si è

dedicato a sviluppare il concetto di Esperienza Elementare in psicologia e scienze umane. In questo

processo, è diventato chiaro che i contributi di Giussani ci invitano a concepire e praticare la psicologia su

basi nuove:

Noi psicologi a volte facciamo qualcosa di simile: gestiamo, cerchiamo di sistemare le cose, ma

non riconoscendo le dinamiche proprie dell’essere persona, alcuni aspetti sono lasciati fuori, sono

state disgiunte, spargendo... Poiché l'unità dell’esperienza non è data da noi, non è fatta da noi. È

all'origine. L’esperienza ha un'unità in se stessa. Riconoscendo questa dinamica peculiare siamo in

grado di affrontare con più attenzione l'esperienza, il suo sviluppo, la sua unità. (...)

A tutti noi interessa riconoscere chi siamo, profondamente, perché ci interessa la realizzazione, la

nostra realizzazione come persone. Quindi si tratta di imparare a riconoscere gli elementi

essenziali del nostro essere, imparare a riconoscere che siamo esigenza di felicità, che siamo

esigenza di realizzazione, che la nostra esigenza di conoscere, per esempio, non è un settore

isolato della vita ma espressa un’esigenza fondamentale del nostro essere. (...)

Qui c’è una forte critica al modo in cui facciamo psicologia. Spesso ci concentriamo sui modelli

dell'essere umano oltre la persona stessa, ci fissiamo in un aspetto preferito, definendo tutta la

persona per questo aspetto che preferiamo o che ci interessa affermare ideologicamente. Così,

l’apertura a tutto si perde, compromettendo il risultato delle conoscenze scientifiche, l’esigenza di

realizzazione diventa confusa, compromettendo il dinamismo propriamente umano sia del

paziente, sia dello psicologo (Mahfoud, 2012, pp. 29-30).

Lo studio delle discipline sull’Esperienza Elementare nella UFMG è iniziato nell’agosto 2005, quando il prof.

Mahfoud ha offerto per la prima volta la materia opzionale Esperienza Elementare in Psicologia per la

laurea di Psicologia. In questa materia, la sfida di capire l’elemento propriamente umano della esperienza

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guida lo studio delle tre premesse descritti da Giussani nel libro Il senso religioso: realismo, ragionevolezza

e l'incidenza della moralità nel conoscere.

Nel semestre successivo, l‘interesse degli studenti a proseguire lo studio della Esperienza Elementare ha

incoraggiato l’insegnante a offrire la materia Esperienza Elementare in Psicologia II, in cui si lavorano i

capitoli VI, VII, VII e XIII de Il senso religioso, approfondendo le dinamiche di chiusura dell'esperienza – che

troviamo così comunemente nella pratica dei psicologi – e la possibilità di riprendere l'apertura originale

attraverso l’educazione della libertà.

In modo che gli studenti potessero mettere in pratica, con la supervisione adeguata, ciò che avevano

imparato, è iniziata una modalità di tirocinio chiamata in Brasile Plantão Psicológico: forma di intervento in

cui un gruppo di psicologi si alterna per avere sempre qualcuno disponibile per ricevere e fare una seduta

nel momento in cui la persona decide di chiedere un aiuto psicologico. Nel mese di agosto 2006, sono

iniziate le attività del Plantão Psicologico nella comunità UFMG, aperte a tutti gli studenti, insegnanti e

funzionari legati all'Università Federale. Tutte le sedute si svolgono e sono supervisionate dal prof.

Mahfoud dal punto di vista della Esperienza Elementare.

Fino a oggi, i corsi nella laurea di psicologia - Esperienza Elementare in Psicologia I e II, bensì il tirocinio–

sono stati offerti ininterrottamente: da allora 7 classi hanno completato i due corsi di base e, in 12 semestri

di attività, sono stati eseguiti più di mille sedute nel Plantão Psicológico con l’approccio della Esperienza

Elementare.

Nel frattempo, alcuni formati in queste discipline hanno iniziato ricerche sul tema, orientati dal prof.

Mahfoud. Molti studenti si sono aggiunti agli sforzi di ricerca sui contributi di Giussani, sia laureandi (Gaspar

e Mahfoud, 2006b e 2007a; Maciel e Mahfoud, 2008; Guimarães e Mahfoud, 2009; Souza e Mahfoud,

2011), sia studenti di master (Gaspar, 2010a; Leite, 2011a) sia di dottorato di ricerca (Castelo Branco, 2012;

Gaspar, 2010b; Leite, 2011b).

Così presto è iniziata la diffusione negli ambienti scientifici brasiliani di questa prospettiva che speriamo

possa consolidarsi come un nuovo approccio psicologico. Insieme alla Professoressa Marina Massimi, della

Università di São Paulo (Campus Ribeirão Preto), vari studi scientifici e ricerche hanno sviluppato il concetto

di Esperienza Elementare nelle attività del gruppo di ricerca Studi in Psicologia e Scienze Humane registrato

nel Consiglio Nazionale delle Ricerche brasiliano. I risultati sono stati pubblicati su periodici e presentati a

conferenze e riunioni scientifiche (Canielo e Mahfoud, 2006; Geronimi e Mahfoud, 2011; Gaspar e

Mahfoud, 2006a, 2006b, 2006d, 2007b, 2009a, 2009b, 2010 e 2011; Justo e Massimi, 2010 e 2011, Leite e

Mahfoud, 2006, 2007, 2010 e 2011, Maciel e Mahfoud, 2009; Marcoccia, Albuquerque e Smith, 2011;

Mahfoud, 2009, Maia e Mahfoud, 2006 e 2007; Marcoccia, 2007; Mariano, Gaspar e Mahfoud, 2010,

Oliveira e Mahfoud, 2007; Souza e Mahfoud, 2011; Souza, Gaspar e Mahfoud, 2010).

Nel 2007 e nel 2008, sono stati organizzati nella UFMG sei Seminari sul Esperienza Elementare in Psicologia,

ciascuno dedicato a una delle esigenze: libertà, verità, realizzazione, bellezza, giustizia, amore.

Nel 2009, un altro evento è stato costituito come importante passo avanti nel nostro percorso: il Simposio

Internazionale e Interdisciplinare sul Esperienza Elementare, organizzato dal prof. Mahfoud e che si tiene

presso l'Università Federale di Minas Gerais, con la partecipazione di ricercatori specializzati di dodici

università in Italia, Spagna, Canada, Giappone e Brasile i cui atti saranno pubblicati da Editora UFMG

(Brasile) e la McGill Publisher (Canada). In questo momento, riteniamo che si sia consolidato in un modo

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ancora più evidente il movimento – già in corso – che parte dal concetto di Esperienza Elementare, in

collaborazione con l'antropologia filosofica sviluppata da Giussani, come fonte di elaborazioni

teorico-metodologiche in diversi campi del sapere in tutto mondo.

Prima del Simposio tenutosi a Belo Horizonte, la molteplicità delle implicazioni attuali dell'antropologia

giussaniana è stata oggetto di dibattito nel libro a cura di Buzzi (2003) in Canada e nel Seminario

L'Esperienza Elementare, la comunicazione e il dialogo con le culture, organizzato dalla Pontificia Università

Lateranense in Italia nel 2004.

Proprio dopo la realizzazione del Simposio, per rispondere al bisogno di formazione in psicologia dei

fondamenti della Esperienza Elementare, il prof. Mahfoud ha costituito il Grupo Experiência Elementar em

Psicologia: estudo, pesquisa e intervenção. Citando lui, si può dire che il gruppo vuole

accettare la sfida metodologica proposta da Luigi Giussani alla conoscenza dell'esperienza umana

– vale a dire, il realismo, la ragionevolezza e la moralità – mentre esaminiamo il lavoro

psicologico. Il nostro scopo non è, in alcun modo, sviluppare la sua teoria o discutere da un punto

di vista psicologico. Vogliamo, con la Antropologia di Giussani, imparare a riconoscere l'essenziale

della esperienza per vedere il dinamismo umano in atto e identificare le conseguenze per il lavoro

psicologico. Siamo consapevoli del rischio di semplificazioni abusive quando si cerca applicare un

pensiero così magistralmente articolato in un orizzonte di totalità come quel da Giussani in una

determinata area di conoscenza. Ma ci siamo lanciati in questa impresa rischiosa consapevoli

anche del contributo che questo autore ci offre proprio per superare i riduzionismi tipici della

psicologia che – prendendosi cura dei tanti aspetti possibili dell'esperienza umana – ha lasciato di

essere una psicologia della persona (Mahfoud, 2012, pag. 31).

Attualmente la formazione offerta dal Gruppo è iniziata con due vie: le discipline Experienza Elementare

I e II, offerte ai laureandi in psicologia nella UFMG; o il corso Introduzione alla Experienza Elementare,

che, da ottobre 2009 a maggio 2012, è stato insegnato cinque volte a Belo Horizonte, sempre

nell’Università Federale.

A partire dal 2010, questo e altri corsi di Esperienza Elementare hanno cominciato a essere offerti dal

Gruppo anche come discipline del Programma di post-laurea in Psicologia presso l'Università di São Paulo

(Campus Ribeirão Preto), sotto il coordinamento della professoressa Marina Massimi. In questa università

sono già fate tre edizioni del corso Introduzione alla Esperienza Elementare, una edizione del corso

Esperienza Elementare in Psicologia: le esigenze costitutive della persona e tre corsi avanzati in Esperienza

elementare in Psicologia.

Nel 2010, il corso Esperienza elementare in Psicologia: le esigenze costitutive della persona è stato

insegnato anche nel Programa di post-grado in Famiglia nella Società Contemporanea presso l'Università

Cattolica di Salvador, Bahia.

Nel 2011, il corso Introduzione alla Esperienza Elementare: la dinamica e la formazione della persona

propriamente umana è stato insegnato presso l’Universidade Federal de São Paulo - Unifesp in

collaborazione con il CREN - Centro di Recupero e educazione Nutrizionale.

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Nel 2010 è iniziato un corso di doppia laurea (post-grado) nella UFMG: il I Corso di Perfezionamento in

Experienza Elementare in Psicologia, composto da 4 moduli semestrali, che approfondiscono il pensiero di

Giussani, la sua originalità e le implicazioni per la psicologia, studiando anche alcune di suoi autori di

riferimento (Blondel, Von Baltashar, Guardini, Woytila, Agostino, Tomaso) e anche ricercatori che

sviluppano i suoi contributi (Bernareggi, Bersanelli, Borghesi, Esposito). In ogni modulo, una delle lezioni è

svolta da Pierluigi Bernareggi. Nel luglio 2012, finito il primo ciclo di questa formazione, 49 persone hanno

partecipato a uno o più moduli.

Gli incontri bimensili Experienza Elementare in Psicologia: sfide della pratica professionale danno continuità

a queste percorse: persone che già hanno concluso i 4 moduli sistemano le loro esperienze applicando

l’Esperienza Elementare nei diversi campi di attuazione della psicologia.

Oltre a questi corsi, il Gruppo ha anche promosso a UFMG corsi e conferenze tenute da ricercatori di altre

università che si sono dedicati a mettere in evidenza il contributo della Esperienza Elementare nel vostro

campo. Tra questi segnaliamo due corsi, entrambi nel 2012: Esperienza elementare e consapevolezza di sé

nella sofferenza psichica: contributi di fenomenologia, tenuto dalla Dr.ssa Maria Teresa Ferla, psichiatra di

orientamento fenomenologico, e Unidad y diversidad em los abordajes multiculturales: estudio critico

desde la experiência elemental de alumnos migrantes, tenuto dal professor Gracia Maria Clerico

(Universidad Nacional del Litoral - Argentina).

Il Gruppo realizza inoltre, come attività d’intervento: il Programma di Orientamento Vocazionale DECISÃO;

la supervisione di alcuni psicologi che basano la loro pratica nella esperienza elementare; la supervisione

alla equipe del Nucleo de Appoggio a Vittime di Crimini Violenti di Belo Horizonte.

Preparandosi alle attività che saranno sviluppate, all’inizio di ogni semestre il Gruppo realizza un “ritiro di

studio” per approfondire temi dei corsi, così come sistematizzare il materiale prodotto durante le lezione,

che sono sempre registrate in audio, trascritte e riviste allo scopo di essere pubblicate

Nel corso di perfezionamento, ogni membro del Gruppo è responsabile della preparazione di tre o quattro

classi per semestre, condotti con la presenza di altri membri del gruppo. Ogni classe affronta due fasi:

esposizione teorica e discussione di esperienze di lavoro partendo da un'indagine avviata nella settimana

precedente. Questa domanda, che mira a guidare sia la lettura del testo-base, sia alla discussione alla fine

della lezione, è formulata collettivamente dal Gruppo a partire di suggerimenti del membro responsabile

della classe. Lo stesso vale per l'organizzazione di ogni classe: il responsabile dibatte con il Gruppo il

percorso espositivo e il materiale che verrà utilizzato.

Cerchiamo di adottare la prospettiva di Giussani non solo nel contenuto, ma anche nel modo di insegnare:

non si tratta di far passare un contenuto freddo o astratto o di affermare un'ideologia. Cerchiamo che ogni

classe accada una provocazione (e per questo è necessario che tale contenuto sia una provocazione anche

per noi, che sia corrispondente) in modo che possiamo essere una "presenza che cambia". Cerchiamo

sempre di esemplificare con film, o esperienze significative, di porre domande, in modo da chiedere agli

studenti di appropriarsi personalmente di ciò che viene detto.

Dopo la classe, valutiamo nuovamente in gruppo, considerando sia la modalità di guida, sia le risposte degli

studenti a ciò che è stato proposto. Tali momenti di preparazione e di valutazione delle lezioni si verificano

durante le riunioni settimanali del Gruppo, in cui discutiamo anche alcuni temi importanti che richiedono

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un ulteriore sviluppo, e riprendiamo come guardare il rapporto tra di noi, con gli studenti e clienti, e

risolviamo insieme i problemi amministrativi e organizzativi.

Come prossimo passo, si sta organizzando il proseguimento della doppia-laurea con il II Curso de

Perfezionamento in Esperienza Elementare in Psicologia.

Infatti nell’agosto di quest’anno, è stato pubblicato il libro Experiência Elementar em Psicologia:

aprendendo a reconhecer del prof. Mahfoud, con cui si prevede di raggiungere una maggiore diffusione dei

contributi da Giussani alla psicologia e scienze umane. In questo si trova l’essenza di tutto questo lavoro

che stiamo sviluppando insieme.

L’invito che Giussani ha fatto a rimanere attenti all’esperienza non è in tornare a noi stessi nel

senso di un soggettivismo o individualismo. È provocazione come risveglio della coscienza ad

alcuni elementi fondamentali dell'umano. Siamo provocati, inviati e aiutati a riconoscere una

dinamica fondazionale, che coincide con l’attuare della nostra persona stessa.

Accettando la sfida e l’invito ad attentare all’esperienza, siamo in grado di raccogliere in noi

l’elemento propriamente umano, uno che ci permette di essere contemporaneamente umani e noi

stessi in ogni gesto; siamo in grado di riconoscere anche nell’altro, siamo in grado di essere – in

ambito personale o professionale – critici e propositivi.

Anche per noi nelle scienze umane, non è facile rispondere a questa domanda: “che cosa sarebbe

l'elemento propriamente umano della esperienza?”. Giussani non vuole mettere una risposta

parziale o astratta alla questione. Come grande educatore, vuole ci risvegliare in modo che la

possiamo prendere – nell'esperienza e nella scienza – in tutta la sua grandezza, nella sua

complessità peculiare. Contribuisce – portando la questione fuori della ovvietà – che sia scoperta

come un problema significativo per tutti i soggetti umani, che sia esaminata correttamente, e

quindi curata. Contribuisce rivelando ciò che è alla radice del nostro interesse per l'uomo, aprendo

la strada per che noi facciamo una psicologia della persona (non solo gli aspetti o funzioni

psicologiche). Prendendo il velo di ovvietà, siamo in grado di curare personalmente e

professionalmente le dinamiche che ci costituisce come soggetti (Mahfoud, 2012, pp 230-1).

In sintesi potremmo dire che il lavoro del Gruppo cerca di costruire un nuovo riferimento nel nostro

contesto culturale e scientifico, affrontando questione forti come relativismo ed idealismo, storicismo ed

struttura umana, utilizzando anche come riferimenti le esperienze nate nel contesto religioso che

diventano proposte valide per la condizione umana universalmente considerata.

Tutto questo é vissuto da noi come possibilità per affermare un valore riconosciuto. È la memoria e

l'affermazione giornaliera di questa corrispondenza che è la base del lavoro di ciascuno e che ci unisce

come gruppo, consentendo l'apertura anche alle differenze e ai conflitti. Come ben ha sintetizzato Yuri, il

nostro lavoro vuole essere una vita comunicata per generare una comunicazione di vita: questo è ciò che ci

aspettiamo di vedere nei nostri allievi e nelle persone da loro seguite.

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