Fornire un servizio di prevenzione sociale primaria nel territorio da cui sono state stabilite le abitudini alimentari. Le città in cui si è svolto l'evento sono state raggruppate in tre macroaree, come riportato nella Tabella 1.4.
Numero delle presenze per città e sesso
Analizzando gli stessi numeri, ma elaborando per tre macro aree, otteniamo che il numero delle partecipazioni è così distribuito. Da ciò si ricava che in tutte e tre le aree geografiche la più alta percentuale di donne è presente di pochi punti percentuali.
Totale delle presenze per zona geografica
Elaborando nuovamente la stessa informazione con due discriminanti, ma sostituendo la variabile genere con l'età personale, le mappe utili sono 2655 e si evidenzia che il picco di presenze è quello corrispondente alla fascia di età degli adulti, ma con una partecipazione consistente tra i giovani e gli anziani.
Totale delle presenze per zona geografica e sesso
L'analisi a tre fattori è stata eseguita su circa lo stesso numero di schede in cui è stata eseguita la precedente elaborazione (2655), cioè con l'aggiunta della variabile genere. Questo studio conferma la presenza massima per adulti, giovani e anziani e ribadisce che per le stesse fasce di età la partecipazione del campione femminile è generalmente superiore a quella maschile, ad eccezione degli anziani del Sud, dove si è registrata una presenza maggiore rispetto a quella maschile.
Totale delle presenze
I dati analizzati di seguito sono quelli raccolti durante la Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista 2016, messi a confronto con quelli raccolti nel 2015.
Totale delle presenze per zona, sesso ed età
Nella scheda di raccolta dati, nell'area dedicata alla storia antropometrica, una delle informazioni richieste riguarda proprio la misurazione della circonferenza vita. La circonferenza della vita è stata valutata a due valori sia per il campione femminile che per quello maschile.
Totale delle persone che praticano attività fisica
Totale delle persone che praticano attività fisica divise per sesso
Nell'analisi a due discriminanti, in cui si aggiunge la variabile sesso, si confermano i dati precedenti per la stessa area geografica, e si evidenzia, come per l'anno trascorso, che il campione maschile dedica più tempo all'attività fisica, indipendentemente dall'area di appartenenza. Aggiungendo questo elemento, il dato subisce modifiche significative, poiché non esiste più alcuna categoria che prevalga sulle altre, ma come si evince dalla Tabella 2.11, ogni campione, indipendentemente dal sesso, dall'area geografica o dall'età, ha una sua peculiarità. L'unico elemento valido da considerare è che i picchi più alti dei valori per chi pratica attività si riscontrano nelle fasce di età più giovani rispetto a tutte le altre.
Totale delle persone che praticano attività fisica divise per età e sesso
Il peso corporeo è un argomento di grande interesse nella società moderna; un conto è ciò che dice la bilancia, un conto è l'immagine che ognuno ha di sé. La tabella sottostante riporta la percezione del peso corporeo per le tre aree geografiche studiate. È evidente che in tutte e tre le aree geografiche la percentuale più alta si riferisce alla percezione di sovrappeso e normopeso.
Peso corporeo percepito
Una prima analisi mostra una modesta differenza nei dati tra peso percepito e peso effettivo. Sebbene il peso normale e il sovrappeso rimangano la fascia in cui ricade la maggior parte del campione studiato, sia per il peso percepito che per quello reale, esiste una percentuale maggiore di peso corporeo effettivo rispetto al peso percepito nella fascia del sovrappeso e una piccola parte nella fascia del sottopeso. Questo dà un risultato a dir poco inconsistente, perché spesso chi ha qualche chilo in più rischia di non vederlo e di credere di essere normopeso o addirittura sottopeso, mentre chi rientra nella fascia del sottopeso, con una percezione della bellezza ispirata a modelle dall'estrema magrezza, vede sempre il proprio corpo come "troppo pesante".
Aggiungendo una seconda variabile (il genere) si rafforza ulteriormente la considerazione a priori, soprattutto nel campione femminile.
Peso corporeo accertato
Peso corporeo percepito diviso per sesso
Per il campione femminile, le obese confermate sono il doppio di quelle considerate tali, mentre le donne veramente in sovrappeso sono la metà di quelle considerate in questa condizione. Di ulteriore importanza è anche il campione sottopeso, perché le donne che rientrano in questa fascia di peso sono infatti più del doppio del loro peso percepito. Per il campione maschile, invece, gli unici dati che appaiono di reale interesse sono quelli riferiti all'obesità.
In particolare, il campione femminile che rientra nella fascia di peso delle donne obese si conferma avere percezioni molto basse della propria condizione; infatti, il suo peso osservato, per tutte le fasce di età e per le tre aree geografiche interessate, è di diversi punti percentuali superiore a quanto osservato. Di particolare interesse è il campione che rientra nella fascia di peso rispetto a sovrappeso e sottopeso.
Peso corporeo accertato diviso per sesso
C'è una discrepanza significativa tra il peso percepito (di una percentuale quasi trascurabile) e il peso effettivo dove, per tutte e tre le aree geografiche, la percentuale di uomini che rientrano in questa fascia di peso è superiore di diversi punti percentuali. Nel grafico che rappresenta il peso corporeo percepito, la percentuale di sovrappeso è superiore a quella di sottopeso; invece di esaminare il peso corporeo effettivo, si evidenzia uno spostamento direzionale, perché la percentuale di donne percepite come sovrappeso è in costante diminuzione a favore di quelle sottopeso. Il campione maschile mostra invece una sottostima della percezione del peso rispetto al dato impostato, nella fascia dell'obesità.
Ciò avviene per tutte le fasce di età e per tutte e tre le aree geografiche, con incrementi particolari nelle regioni del Centro-Sud.
Peso corporeo percepito dal campine di sesso femminile diviso per fascia d'età
Peso corporeo percepito dal campine di sesso maschile diviso per fascia d’età
Peso corporeo accertato dal campine di sesso femminile diviso per fascia d’età
Peso corporeo accertato dal campine di sesso maschile diviso per fascia d’età
La domanda relativa a quest'area tematica è: Tipo di dieta osservata Questa domanda è in realtà strutturata sotto forma di un elenco di tipi di diete, come illustrato nella tabella sottostante.
Tipo di dieta osservata per zona geografica
Tipo di dieta osservata diviso per zona geografica e sesso
Onnivoro Vegetariano Vegano Altre diete Onnivoro Vegetariano Vegano Altre diete Onnivoro Vegetariano Vegano Altre diete. Una revisione dei dati mostra che la dieta onnivora è la più osservata in tutto il paese e per tutte le fasce di età. Oltre a questo comprovato risultato, si osserva che mentre al Nord e al Sud il confronto dei dati conferma gli stessi valori per il 2015 e il 2016, il focus è sulla riduzione delle diete vegetariane e vegane a favore degli onnivori.
Una prima analisi, utilizzando solo la variabile area geografica, mostra che una delle abitudini alimentari meno osservate in tutto il territorio nazionale è il consumo di snack durante la giornata, senza disordine e raccolta e trascurando un'alimentazione monotona come comportamento scorretto. Colpisce anche un'alta percentuale, soprattutto per il campione del Nord, nel consumo abituale di pasti fuori casa.
Abitudini alimentari
Assenza della colazione: va sottolineato che nelle aree geografiche del nord e del sud il campione maschile è il più alto, soprattutto nella fascia di età dei bambini. Assenza del pranzo: sia il campione femminile che quello maschile mostrano mediamente la percentuale più alta in tutte e tre le aree considerate, soprattutto nelle fasce di età dei bambini e degli anziani. Disordine e accaparramento: le fasce d'età tra bambini e adolescenti sono quelle con la percentuale più alta in tutte le aree analizzate.
Dieta monotona: nell'area geografica al nord la percentuale più alta nella selezione per età di bambini e ragazzi si trova nel Centro per bambini e ragazzi, mentre al sud sono i bambini. Consumo regolare di pasti pronti o confezionati: questo aspetto dà una risposta eterogenea, infatti si può notare che la percentuale più alta si riscontra nel campione di giovani del Nord, bambini e ragazzi del Centro e bambini del Sud.
Abitudini alimentari divise per sesso
L'analisi dei tassi di risposta per ogni tipologia di richiesta e per diverse composizioni campionarie ha prodotto i seguenti risultati. Consumo abituale di pasti fuori casa: anche per questo elemento si è osservata per il campione esaminato una completa mancanza di pasti fuori casa. La percentuale aumenta equamente per tutte e tre le aree nel campione dei giovani, degli adulti per il nord e il centro, mentre per il sud il dato è netto nelle diverse fasce di età.
Abitudini alimentari del campione del Nord diviso per sesso ed età
Abitudini alimentari del campione del Centro diviso per sesso ed età
Abitudini alimentari del campione del Sud diviso per sesso ed età
Confrontando i dati, notiamo che c'è una variazione positiva per quanto riguarda i consumi di colazione e merende nell'area geografica del Centro, mentre gli altri dati positivi provengono tutti dall'area geografica del Sud, questo ovviamente a discapito del Nord che è il meno virtuoso nell'area tematica per quanto riguarda le abitudini alimentari. Dall'esame dei dati con la sola variabile dell'area geografica, le percentuali di consumo eccessivo dei singoli alimenti oggetto di studio risultano equivalenti tra le diverse aree geografiche con un netto picco nel consumo di carboidrati complessi e di dolci e bevande zuccherate.
Disordine alimentare per eccessivo consumo
Centro olio, carboidrati complessi e grassi animali Sud sale, carboidrati complessi e grassi animali Nord giovani nelle bevande zuccherate.
Disordine alimentare per eccessivo consumo diviso per sesso
Disordine alimentare per eccessivo consumo del campione del Centro diviso per sesso ed età
Disordine alimentare per eccessivo consumo del campione del Sud diviso per sesso ed età
Da un esame dei dati con la sola variabile dell'area geografica, la percentuale di alimenti studiati è più alta a causa del basso consumo di pesce e di prodotti integrali. In termini di basso consumo di proteine vegetali, la regione nordica eccelle rispetto alle altre aree indagate.
Scarso consumo di alimenti
Scarso consumo di alimenti diviso per sesso
Scarso consumo di alimenti del campione del Nord diviso per sesso ed età
Scarso consumo di alimenti del campione del Centro diviso per sesso ed età
Scarso consumo di alimenti del campione del Sud diviso per sesso ed età
Per tutti gli altri alimenti il consumo per tutte le altre fasce di età e per le tre aree geografiche è simile. Il confronto dei dati ci porta ad osservare che i nordici hanno avuto un peggioramento nel consumo di tutti gli alimenti oggetto di questo studio; al centro troviamo un miglioramento nel campione femminile sul consumo di prodotti integrali e sul consumo di proteine vegetali, mentre migliora la percentuale di consumo di acqua per il campione maschile; al sud campione maschile migliora il consumo di frutta e verdura e acqua, per il resto il cibo sia al centro che al sud si registra un peggioramento. L'alimentazione e l'alimentazione sono argomenti di grande interesse: l'attenzione del pubblico verso questo tipo di informazioni è pressoché insaziabile e non passa settimana senza che questa si impadronisca delle prime pagine dei media.
I mezzi di informazione attraverso i quali i consumatori italiani entrano in contatto con il cibo sono stati oggetto di questa ricerca. Questa domanda è stata espressa anche sotto forma di elenco dei mezzi di comunicazione più utilizzati, che comprendeva: TV/radio, giornali/riviste, libri/distribuzione, manuali tecnici, passaparola e altri mezzi.
Mezzi di informazione utilizzati per la nutrizione
Mezzi informativi utilizzati per l'alimentazione dal campione femminile suddiviso per età. Mezzi informativi utilizzati per l'alimentazione dal campione maschile suddiviso per età.