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rassegna stampa quotidiana anbi emilia romagna

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Academic year: 2023

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Anche l'ultima perturbazione, infatti, non ha interessato in alcun modo le zone romagnole, e se, da un lato della regione, prima lo stress idrico e poi la grandine hanno causato seri problemi alle coltivazioni di pomodoro e ai pascoli stabili per la produzione di Parmigiano Reggiano , l'altro è solo ed esclusivamente il Canale Emiliano Romagnolo a garanzia di acqua sufficiente per le colture ortofrutticole della Romagna. Lo sa da tempo anche Nicola Dalmonte, presidente del Canale Emiliano-Romagnolo, che sottolinea i prelievi record dal Po: 220 milioni di metri cubi d'acqua al secondo, una quantità senza precedenti. Siccità, Anbi: ortofrutta romagnola salvata dal Canale Emilia Romagna - Prelievi record di acqua dal Po.

Mentre incendi e temporali imperversano in diverse parti d'Italia, il record registrato dal canale Emilia-Romagna è notevole e allarmante: il prelievo d'acqua dal fiume Po è al livello più alto mai raggiunto in questo momento della stagione irrigua; la quota ha raggiunto sostanzialmente i 220 milioni di metri cubi.

AgricolaE

ANBI: In questo momento della stagione irrigua i prelievi idrici dal fiume Po sono ai livelli più alti mai raggiunti. A questo calcolo numerico, che evidenzia la situazione idrica sempre più critica del comprensorio romagnolo, bisogna aggiungere i circa 10 milioni di metri cubi che vengono prelevati dal fiume Reno. Anche l'ultima perturbazione, infatti, non ha interessato le zone romagnole e, come in Emilia, lo stress idrico ha reso difficoltose la coltivazione del pomodoro e i pascoli stabili per la produzione del Parmigiano Reggiano (recente è però lo scostamento amministrativo dal minimo deflusso). per i prelievi di emergenza dall’Appennino). Si tratta solo ed esclusivamente del Canale Emiliano di Romagna.

È stato necessario irrigare di più non essendoci state le precipitazioni tipiche delle stagioni primaverili - commenta il presidente del consorzio C.E.R. Nicola Dalmonte - Se da un lato sono diminuite poco più della metà delle medie stagionali, dall'altro sono aumentate di 2 gradi rispetto alla media storica.' L'eccezionalità di quest'anno è confermata anche dalla criticità evidenziata dai cosiddetti “picchi di portata”, che hanno raggiunto mc nel canale Emiliano-Romagnolo. Pur provvedendo efficacemente al fabbisogno idrico, va detto che la contemporanea assenza di pioggia rende difficoltoso il lavoro, dichiara il direttore generale del consorzio C.E.R., Paolo Mannini. Aggiunge ancora Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigate (ANBI), Consorzio Canale Emiliano Romagnolo.

Meteo Web

Lavori edili del valore di 4,2 miliardi di euro permetteranno di ottimizzare l'uso dell'acqua a fini irrigui, sfruttando le nuove tecnologie. Francesco Vincenzi, 43 anni, imprenditore agricolo modenese, è stato confermato nei giorni scorsi all'unanimità presidente dell'Anbi, l'associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue, da una donna molto più giovane e dalla presenza più potente. Grande. La conferma di un nuovo, ma già esperto, presidente avviene in un momento storico importante per Anbita e per il Paese, chiamati a sfruttare le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (NPRR) per migliorare e ottimizzare la gestione dell’acqua e per aiuto. per realizzare l’ecologia della transizione in agricoltura sulla scia del Green Deal, richiesta dall’Unione Europea.

Presidente, cosa prevede il Pnrr per la gestione dell'acqua e quale sarà il ruolo dell'Anbi. Per quanto riguarda il tema dei tempi di realizzazione dei progetti, che qualcuno ha sottolineato, posso affermare che siamo tra gli enti più rapidi nella realizzazione di opere con fondi pubblici. La vera sfida, secondo me, è accorciare i tempi amministrativi dei progetti: ripeto, ad oggi, i tempi per la realizzazione dei progetti, dalla fase di progettazione all'avvio dei lavori, sono ancora troppo lunghi.

Direttore Gargano, entro il 25 settembre i consorzi di bonifica a livello regionale dovranno presentare i progetti di realizzazione delle opere, sono pronti. Sì, Gargano risponde che il sistema dei consorzi di recupero è pronto per questa sfida, il nostro modello di governance ci permette di fare tutto questo. La conoscenza e l'utilizzo dei dati ottenuti dai sensori e dalla tecnologia satellitare, opportunamente postati online, permettono di ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici migliorando al contempo l'utilizzo dell'acqua a fini irrigui, fornendo agli agricoltori un vero e proprio servizio di assistenza tecnica sul campo. all’irrigazione e non solo: ad esempio, la capillarità del sistema di bonifica potrebbe essere sfruttata anche per la valutazione della performance delle misure agroambientali.

TV PARMA

BONIFICA PARMENSE: NUOVO NODO IDRAULICO A CASALBARONCOLO

TeleReggio

Con la collaborazione del Consorzio della Bonifica Renana, del Parco del Delta Fluviale dell'Emilia-Romagna, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Argenta e Soelia, del Museo delle Valli, gli esperti hanno monitorato per un anno questa nuova colonia con un piano di monitoraggio che rientra nel Piano Nazionale Ispra e tante attività di sensibilizzazione e conoscenza del lupo. Il lupo fa bene all'ecosistema delle nostre valli, e la sua presenza è un'altra prova della qualità ambientale delle valli dell'Argenta - afferma l'Ecomuseo. Vi consigliamo di seguire la pagina @Valli di Argenta, che sta svolgendo un importante lavoro alla scoperta del nostro incredibile patrimonio ambientale."

Il Parco del Delta del Po dell'Emilia-Romagna ha attivato un piano di monitoraggio che darà un quadro preciso delle loro abitudini e dell'impatto della loro presenza nel nostro territorio e nel D e l t a. Ovviamente non vogliamo sottovalutare la loro presenza ed è per questo che ci siamo attivati ​​in collaborazione con il Parco del Delta del Po per proporre un piano di comunicazione che ci permetta di conoscere questo animale e capire come convivere al meglio con lui. , a tutela dell'ambiente, della cittadinanza e del lupo stesso". ARGENTA «Diamo il benvenuto ai nuovi cuccioli di lupo di casa nelle valli di Argenta».

Il lupo fa bene all'ecosistema delle nostre valli e la sua presenza è un'ulteriore prova della qualità ambientale delle Valli di Argenta. Ancora una volta vi consiglio di seguire il sito Valli dell'Argenta, che sta svolgendo un lavoro importante alla scoperta del nostro incredibile patrimonio ambientale.

Ferrara)

Ravenna)

Il progetto di riqualificazione del Mulino Scodellino di Castel Bolognese si arricchisce di un nuovo elemento. Il Mulino, oggi di proprietà del Comune, con questa nuova struttura arricchisce la propria offerta poiché oltre all'interesse di chi è interessato a studiarne il funzionamento, propone già visite guidate, concerti, spettacoli, cinema estivo, iniziative storico-culturali. Molto soddisfatto anche il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza, che ha voluto sottolineare come questa riapertura sia merito della dedizione di tanti: 'Desidero ringraziare tutte le persone che hanno lavorato in questi anni per restaurare il mulino Scodellino'. realizzare un luogo di incontro di socialità e cultura per tutta la comunità di Castel Bolognese, e in particolare l'ex sindaco Daniele Meluzzi, l'assessore alla cultura Giovanni Morini, il presidente Bonaccini, il GAL'.

Il Mulino Scodellino Le origini del Mulino Scodellino risalgono alla fine del XIV secolo. È l'ultimo mulino in pietra - in funzione fino a circa trent'anni fa - tra i tanti che da secoli lavorano regolarmente lungo il Canale dei Mulini. Fino al 2009, quando è nata l'associazione Amici del Mulino Scodellino, che oggi gestisce la struttura, la stretta collaborazione con gli uffici comunali e il sostegno della Regione Emilia-Romagna ha avviato un processo di recupero. All'altezza del mulino l'acqua forma un dislivello addirittura di quattro metri, condizione ideale per la produzione di energia elettrica.

Infine, nel 2016, è stato riattivato il vecchio mulino in collaborazione con il Mulino Naldoni di Faenza. La ristrutturazione dell'area non è ancora del tutto terminata: nei prossimi mesi il mulino sarà inserito nel progetto della “Ciclovia del Senio”, una nuova pista ciclabile, il cui scopo è migliorare il paesaggio fluviale e naturale della zona , un percorso per il quale sono stati investiti 620mila euro, di cui 380mila provenienti dalla Regione Emilia-Romagna. La pista ciclabile, che corre per lunghi tratti lungo le sponde del fiume Senio, collegherà il Mulino dello Scodellino al centro cittadino e oltre, sviluppandosi lungo i percorsi segnati dalla Linea Gotica durante la Seconda Guerra Mondiale.

SICCITA', L'ORTOFRUTTA DELLA ROMAGNA

SALVATA DAL CANALE EMILIANO ROMAGNOLO

ANBI: I CAMBIAMENTI CLIMATICI AUMENTANO IL RISCHIO DESERTIFICAZIONE LUNGO LA PENISOLA INCENDI E TEMPESTE SONO FACCE DI UNA STESSA

Comunicato stampa

Le ragioni vanno ricercate nei cambiamenti climatici e nella siccità, che colpisce particolarmente la Romagna.BOLOGNA I prelievi dal Po nel canale Emilia-Romagna hanno raggiunto un record. I volumi medi nell’ultimo decennio sono ammontati ad oggi a 161 metri cubi al secondo, e l’anno peggiore, da questo punto di vista, è stato il 2012, anno in cui il ritiro del Cer dal Po ha registrato il precedente record in quota di 218 milioni di metri cubi, e in cui incise anche la frattura dello stabilimento Pilastresi causata dal terremoto. Le ragioni del nuovo record vanno ricercate nei cambiamenti climatici e nella siccità, che sta colpendo in particolare la Romagna, zona con coltivazioni ortofrutticole.

Era necessario irrigare di più perché non c'è stata la pioggia che da sempre caratterizza la stagione primaverile, ha commentato il presidente del Cer Nicola Dalmonte, per le conseguenze del cambiamento climatico abbiamo già prove tangibili dell'innalzamento delle temperature che ne diventano così concausa. del proporzionale aumento del consumo di acqua, se da un lato ha piovuto poco più della metà A conferma dell'esclusione dell'anno, anche le criticità evidenziate dai cosiddetti picchi di portate che nel Canale hanno raggiunto i 55 metri cubi al secondo. Che negli ultimi giorni segna un record di prelievi in ​​questo periodo dell'anno: la quota defluita dal fiume Po ha infatti raggiunto i 220 milioni di metri cubi, un livello mai visto prima.

34; È stata necessaria una maggiore irrigazione perché non vi sono state precipitazioni, da sempre caratteristiche della stagione primaverile - spiega il presidente del CER Nicola Dalmonte - a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, abbiamo già prove tangibili dell'innalzamento delle temperature, che diventano così un valore relativamente più alto a ciò contribuisce il consumo di acqua; se da un lato è scesa poco più della metà della media stagionale, dall'altro le temperature sono aumentate di 1,5-2 gradi." 55 metri cubi al secondo. Trecento chili di rifiuti raccolti in poche ore nel Parco del Montalbano e lungo alcuni sentieri del braccio del fiume Conca sono il bottino che i volontari di Plastic Free onlus di Rimini, hanno raccolto domenica scorsa a San Giovanni.

Rimini)

Referências

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