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Il progetto Antrocom compie 5 anni

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Academic year: 2017

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Cinque anni sono un arco di tempo per certi versi breve, se confrontato alla tra-dizione di tante istituzioni culturali; si tratta anche, però, di un periodo conside-revole se poniamo attenzione al fatto che è una iniziativa che nasce e vive preva-lentemente su internet. E’ ormai un dato sociologico noto: la Rete brucia i tempi nello stesso modo con cui accorcia le distanze. Nella Rete cinque anni sono molti e forse moltissimi. E questo, guar-dando ora gli anni trascorsi, ci tranquil-lizza sul senso del tanto lavoro svolto e ci sprona a continuare la nostra avventura. Il primo passo del nostro network è del-l’aprile del 2003. Nacque a seguito di incontri e dialoghi, a volte anche polemi-che, che si erano sviluppate su uno dei tanti newsgroup di usenet: quello dedica-to all’antropologia. Queste discussioni, tra laureati, laureandi, appassionati, sem-plici curiosi, hanno avuto un esito spon-taneo - sponspon-taneo, certo, ma anche un esito che molto deve al lavoro, gratuito e appassionato, di alcuni - riunendosi in un sito web che è diventato prima un semplice punto di incontro e poi uno strumento di comunicazione.

Comunicazione attorno a cosa? All’antropologia in senso lato, allo studio dell’uomo sotto i molteplici punti di vista. Nel nostro paese, per motivi stori-ci, le discipline antropologiche hanno seguito vie per certi versi divergenti e comunque lontane. L’antropologia cultu-rale da una parte, l’antropologia fisica dall’altro, ciascuna trasformando le ripartizioni amministrative delle univer-sità in confini invalicabili.

Le persone riunite attorno ad Antrocom, hanno sin da allora voluto svolgere una discussione su questi temi costituendo, a tutt’oggi in Italia, l’unica comunità di antropologia che si occupa, insieme, di

antropologia culturale e fisica. Questo da cinque anni.

Anni nei quali abbiamo costruito un por-tale, un forum dedicato, una serie di ini-ziative nazionali, una rivista online debi-tamente registrata, che è ormai giunta al suo terzo anno di esistenza.

Il numero del nostro Giornale Online di Antropologia che state leggendo è infatti una piccola pietra miliare, che raccoglie ben tre anniversari: cinque anni fa nasce-va la Comunità di Anthropos, tre anni fa la rivista, e due anni fa l’Associazione Antrocom, poi riconosciuta Onlus. Tre realtà con scopi ben distinti, ancora in evoluzione, che raccontano del nostro progetto e del sogno che vi sta alla base: raccontare l’antropologia per portarla nel quotidiano delle persone, affrontando dal punti di vista antropologico quelle que-stioni sociali e umane che emergono sempre più prepotentemente nel nostro tempo.

Soprattutto, credo sia il merito maggiore, abbiamo costituito una vera comunità di persone che da una parte all’altra dell’Italia (e ormai anche dell’Europa: sempre maggiori sono i ricercatori stra-nieri che chiedono di collaborare con noi e di pubblicare i loro lavori su questa rivista) sono capaci di collaborare utiliz-zando internet quale strumento principa-le di comunicazione. Collaborano con noi docenti e ricercatori di grande livello accademico.

Alcuni ci hanno preceduto, occorre ammetterlo, nella realizzazione di forme di comunità online. E molti ci hanno seguito. Nondimeno oggi, su internet, l’unica comunità che si occupa di antro-pologia, nel senso spiegato, è il network di Antrocom; anche l’unica, occorre aggiungere, che è slegata da qualsiasi logica derivata dal mondo accademico.

Il progetto Antrocom compie cinque anni

Antrocom 2008 - Vol 4- n. 1 -1

Si potrebbero citare, ad esempio, le tante riviste online di antropologia varate da enti anche prestigiosi, come università, musei, enti di ricerca, che si sono ferma-te dopo uno, due anni di attività. Iniziative che pure erano partite con ben altri fondi rispetto ai nostri.

Noi ancora siamo qui: stiamo facendo programmi per il futuro, elaborando studi, partecipando a iniziative altrui e stipulando accordi di cooperazione. Una degli ultimi, ad esempio, è la collabora-zione stabilita con due dinamiche società editrici molto attive nel campo antropo-logico e della divulgazione scientifica. Ancora, ricordiamo con piacere la parte-cipazione alla X Biennale di Architettura di Venezia 2006, che fu l’arrivo del primo progetto concreto sviluppato dalla nostra Associazione, e al Global Junior Challenge 2007 dove, tra partecipanti convenuti da tutto il mondo, arrivammo tra i finalisti del premio.

Il nostro scopo, come riportato nello sta-tuto della Onlus (l’ultima nata tra le strut-ture del nostro network), è promuovere, favorire e divulgare lo sviluppo degli studi nel campo dell’antropologia fisica e culturale e delle discipline demoetnoan-tropologiche in generale, contribuendo allo sviluppo culturale e civile dei cittadi-ni operando nella ricerca scientifica, nel-l’istruzione, nella formazione e nella dif-fusione delle scienze antropologiche attraverso la promozione di varie attività dedicate.

Su questa strada stiamo compiendo pic-coli ma decisivi passi.

M. M.

Editoriale

Referências

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