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Academic year: 2023

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Anche per il 2024 le proiezioni di finanza pubblica indicano che, stante l'andamento del deficit al 3,5 per cento, il mantenimento dell'obiettivo del 3,7 per cento del PIL creerà uno spazio di bilancio di circa 0,2 punti di PIL, che sarà destinato al Fondo Sgravi. Ridurre l'inflazione e ripristinare il potere d'acquisto dei salari è il quarto obiettivo chiave della politica economica del governo. L'inflazione core (esclusi energia e alimenti non trasformati) ha continuato a salire, al 6,4% a marzo, ma dovrebbe moderarsi anche nei prossimi mesi.

INDICE

QUADRO COMPLESSIVO E POLITICA DI BILANCIO 1 Tendenze recenti dell’economia e della finanza pubblica

SENSITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ DELLE FINANZE PUBBLICHE 1 Analisi di sensitività e rischio di breve periodo

INDICE DELLE TAVOLE

INDICE DELLE FIGURE

INDICE DEI BOX

QUADRO COMPLESSIVO E POLITICA DI BILANCIO

  • TENDENZE RECENTI DELL’ECONOMIA E DELLA FINANZA PUBBLICA
  • QUADRO MACROECONOMICO TENDENZIALE
  • FINANZA PUBBLICA TENDENZIALE
  • QUADRO MACROECONOMICO E DI FINANZA PUBBLICA PROGRAMMATICO
  • SCENARI DI RISCHIO PER LA PREVISIONE
  • COLLEGATI ALLA DECISIONE DI BILANCIO

Sul fronte dei conti pubblici, la stima finale del disavanzo netto per il 2022, pari all'8,0 per cento del PIL, è di circa 2,4 punti percentuali superiore al target del 5,6 per cento fissato nel DPB dello scorso novembre. Per contro, l'aumento dell'inflazione ha contribuito all'aumento del reddito finale del 7,9 per cento, anche grazie alla crescita economica. Per i prossimi anni, la previsione di crescita del PIL per il 2024 sarà rivista al ribasso rispetto al NADEF (dall'1,9 per cento all'1,4 per cento).

FIGURA I.1: PRODOTTO INTERNO LORDO E PRODUZIONE INDUSTRIALE
FIGURA I.1: PRODOTTO INTERNO LORDO E PRODUZIONE INDUSTRIALE

QUADRO MACROECONOMICO

  • L’ECONOMIA INTERNAZIONALE
  • ECONOMIA ITALIANA: TENDENZE RECENTI
  • ECONOMIA ITALIANA: PROSPETTIVE
  • SCENARIO PROGRAMMATICO

Diversa la dinamica dell'inflazione core (esclusi beni energetici e alimentari freschi), che continua ad accelerare, raggiungendo a marzo il 7,5 per cento annuo. A fronte dell'aumento dei prezzi al consumo, l'inflazione interna, misurata dal deflatore del PIL, è aumentata del 3,0 per cento. Queste voci pesano rispettivamente circa il 10 e il 18 per cento all'interno dell'indice di spesa43.

Questa tendenza è ampiamente giustificata dalla consolidata tendenza al ribasso dei prezzi dell'energia. Sfruttando l'effetto dei predetti interventi, il tasso di crescita reale del PIL nello scenario programmatico è pari all'1,0 per cento nel 2023 e all'1,5 per cento nel 2024.

FIGURA II.1: PREZZI DEL BRENT E GAS NATURALE
FIGURA II.1: PREZZI DEL BRENT E GAS NATURALE

INDEBITAMENTO NETTO E DEBITO PUBBLICO

  • INDEBITAMENTO NETTO: DATI DI CONSUNTIVO E PREVISIONI TENDENZIALI
  • PERCORSO PROGRAMMATICO DI FINANZA PUBBLICA
  • IMPATTO FINANZIARIO DEGLI INTERVENTI ADOTTATI DA APRILE 2022
  • EVOLUZIONE DEL RAPPORTO DEBITO/PIL
  • LA REGOLA DEL DEBITO E GLI ALTRI FATTORI RILEVANTI

Nel 2023 il disavanzo primario si ridurrebbe significativamente, raggiungendo lo 0,6 per cento del PIL. Sulla base del nuovo scenario con la normativa vigente, l'indebitamento netto della PA è di poco inferiore al target del 4,5 per cento del PIL indicato per il 2023 nello scenario programmatico del DPB. Per il 2023, tenendo conto delle misure approvate fino a gennaio 2023, la stima arriverebbe a 26,4 miliardi di ALL, livello che corrisponde all'1,3 per cento del PIL (di poco superiore all'1,0 per cento indicato nel DPB)22.

Dal lato della spesa, dovrebbe continuare il percorso di riduzione della quota di spesa primaria sul PIL, ovvero dal 49,5 per cento del PIL nell'anno in corso al 45,1 per cento nel 2026. L'indebitamento netto in percentuale del PIL per il 2022 è stato stimato a dicembre dal La Commissione al 5,6 per cento ha confermato la previsione del DPB. La proposta della Commissione non modifica i parametri di riferimento del limite del 3 per cento del deficit in Pil e del 60 per cento del debito in Pil.

Il piano dovrà definire il programma di riforme e investimenti e garantire anche una traiettoria discendente del rapporto debito/PIL e un disavanzo nominale inferiore al 3% del PIL nel medio termine. Si segnala infine che la stima preliminare del rapporto debito/PIL al 2022 è significativamente inferiore al 147,0 per cento previsto nel Programma di Stabilità 2022. Anche il valore del rapporto debito/PIL al 2023 beneficerà una riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro nell'ordine dello 0,3 per cento del PIL.

Nel 2026, il previsto rafforzamento del saldo primario comporterà un'ulteriore riduzione del rapporto debito/PIL di circa 0,5 punti percentuali al 140,4%. Nello scenario programmatico, i proventi delle dismissioni sono ipotizzati pari allo 0,14 per cento del PIL nel triennio. Lo scenario programmatico ipotizza un rendimento da dismissioni pari allo 0,14 per cento del PIL nel triennio 2024-2026.

FIGURA III.1: INDICI DEI PREZZI E SALDI A LEGISLAZIONE VIGENTE (variazione a/a e % del PIL)
FIGURA III.1: INDICI DEI PREZZI E SALDI A LEGISLAZIONE VIGENTE (variazione a/a e % del PIL)

SENSITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ DELLE FINANZE PUBBLICHE

  • ANALISI DI SENSITIVITÀ E RISCHIO DI BREVE PERIODO
  • ANALISI DI SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO PUBBLICO

Successivamente, questo aggregato tende a diminuire rispetto al PIL, ma rimane ancora al 4% nel 2026. In questo caso, il rapporto debito/PIL continuerà a diminuire o rimarrà sostanzialmente stabile nel 70% delle simulazioni. Nel periodo precedente al 2020, lo stock di garanzie pubbliche in rapporto al PIL dell'Italia è rimasto su livelli molto bassi rispetto agli altri Paesi europei (3,4 per cento del PIL in media nel periodo.

Il limite del 10,5 per cento del PIL si applica generalmente all'operatività di Garanzia Italia e SupportItalia. L'esposizione alle garanzie rilasciate dal fondo PMI in regime di emergenza Covid-19 è scesa a 144,2 miliardi (-3,7 miliardi rispetto al 2021), pari al 7,6 per cento del PIL. L'esposizione relativa al Garante Italia è scesa a 25,6 miliardi (-2,3 miliardi rispetto al 2021) e ha raggiunto l'1,3 per cento del PIL.

Queste garanzie sono ridotte al 9,5 per cento del PIL (compreso il programma SURE e il fondo di garanzia paneuropeo). Tuttavia, il rapporto debito/PIL risale agli ultimi anni del decennio e nel 2034 ha raggiunto il 142,8 per cento. L'interazione delle suddette ipotesi con la dinamica demografica determina un tasso di crescita del PIL reale che, nel periodo, si attesta mediamente intorno all'1 per cento annuo.

Nel 2070 la spesa in rapporto al PIL si avvicina al valore del 3,4 per cento. La crescita economica è in linea con il PIL potenziale, mentre il tasso di crescita dell'inflazione dopo il periodo "t+10" di medio termine si sta avvicinando all'obiettivo programmatico della BCE del 2 per cento su 20 anni. Se questo aggiustamento dovesse rimanere invariato dal 2031 in poi, consentirebbe di raggiungere l'obiettivo del rapporto debito/PIL del 60 per cento nel 2041.

FIGURA IV.1: DINAMICA DEL RAPPORTO DEBITO/PIL NEGLI SCENARI DI SENSITIVITÀ
FIGURA IV.1: DINAMICA DEL RAPPORTO DEBITO/PIL NEGLI SCENARI DI SENSITIVITÀ

AZIONI INTRAPRESE E LINEE DI TENDENZA

  • LA MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA 2023-2025
  • I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI ADOTTATI NEL 2023

Tra gli interventi più importanti a beneficio della famiglia e della società vi è l'aumento del 50% dal 1° gennaio 2023 dell'assegno universale unico per ogni figlio fino a un anno di età. In linea con questo approccio, sono stati erogati nuovi finanziamenti per completare i programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa Nazionale e della Guardia di Finanza, per il settore spaziale e per la cyber security. Per contrastare gli effetti dell'inflazione sulle pensioni basse, è stato introdotto per gli anni 2023 e 2024 un incremento pensionistico di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS, limitato al 2023.

Per il solo 2023 è stato introdotto un regime di tassazione forfetaria, assoggettando i redditi eccedenti da attività e/o lavoro autonomo ad una tassazione agevolata del 15% sulla base dell'importo massimo dichiarato negli anni e nel 2022, con detrazione d'imposta detraibile. pari al 5 per cento dell'importo maggiorato. In questo focus, i risultati delle attività di contrasto all'evasione fiscale vengono aggiornati sia con l'attività di valutazione e controllo sia con l'attività di promozione della compliance4. Secondo il primo aspetto, viene perseguito il recupero delle entrate effettive ottenute a seguito delle attività di contrasto all'evasione, svolte dall'Agenzia delle Entrate nell'ultimo anno, in relazione alle evasioni degli anni precedenti.

4 Entrambe le valutazioni dei fenomeni elusivi sono strettamente correlate, sia in termini di applicazione della legge che di risultati. Il governo conferma l'intenzione dell'Italia di allineare l'Italia agli standard internazionali di APS e si impegna ad un avvicinamento graduale all'obiettivo dello 0,7 per cento dell'RNL fissato nel 2015 dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Applicazione dell'aliquota IVA del 5% sulla fornitura di gas metano per uso civile e industriale, sulla fornitura dei servizi di teleriscaldamento e sulla fornitura di.

Prorogata fino al secondo trimestre 2023 la riduzione al 5 per cento dell'aliquota IVA applicabile alla fornitura di gas metano per usi civili e industriali, che la estende anche alla fornitura dei servizi di teleriscaldamento nonché alla fornitura dell'energia termica prodotta . con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia.

FIGURA V.1: EFFETTI NETTI DELLA MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA SULL’INDEBITAMENTO NETTO  DELLA PA PER PRINCIPALI SETTORI DI INTERVENTO (milioni di euro)
FIGURA V.1: EFFETTI NETTI DELLA MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA SULL’INDEBITAMENTO NETTO DELLA PA PER PRINCIPALI SETTORI DI INTERVENTO (milioni di euro)

ASPETTI ISTITUZIONALI DELLE FINANZE PUBBLICHE

  • REVISIONE DELLA SPESA DEI MINISTERI (RIFORMA 1.13 DEL PNRR) Proposte di riduzione di spesa dei Ministeri nella legge di bilancio 2023-2025
  • IL RISALTO SUGLI STANZIAMENTI DI CASSA NELLA FASE DI PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE PUBBLICHE
  • LA REGOLA DELL’EQUILIBRIO DI BILANCIO PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI
  • IL PATTO PER LA SALUTE E I TETTI ALLA SPESA FARMACEUTICA

Come richiesto dalla procedura di cui all'art. 22-bis della legge n. 196 del 2009, sulla base di apposite convenzioni tra il “Ministro dell'Economia e delle Finanze e ciascun Ministro della Spesa”, sarà svolta l'attività di monitoraggio delle misure. adottate per valutare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di spesa o l'adozione di opportune misure correttive. Inoltre, la Ragioneria Generale dello Stato, nell'ambito della riforma della revisione della spesa prevista dal PNRR, nell'ambito dell'attuazione dell'art. dei piani di risparmio del Ministero delle Finanze. Giustizia e al Ministero della Salute, soprattutto visti gli anni di esperienza. 2 Per l'importanza del 'peso relativo' del Ministero dell'Economia e delle Finanze nel bilancio nazionale.

Nel 2022 sono state istituite, presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, apposite strutture dedicate, come il Comitato scientifico per le attività di revisione della spesa, che fornisce indirizzi metodologici e criteri per la definizione dei processi di revisione della spesa. Tali competenze saranno utilizzate anche per effettuare analisi e valutazioni di politiche e spese pubbliche, pianificate e organizzate in specifici piani triennali predisposti da ciascuna amministrazione e monitorati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. La figura VI.1 mostra il miglioramento dell'indebitamento netto nel 2021 per Comuni e Province e il peggioramento per le Regioni.

14 L'analisi è stata effettuata per tutti i bilanci previsionali 2022-2024 trasmessi, ai sensi dell'art. 2023). 15 L'analisi è stata effettuata su tutte le segnalazioni 2021 trasmesse, ai sensi dell'art. ). Tale andamento ha contribuito per circa il 5,8 per cento alla crescita degli investimenti in termini reali dell'intero settore pubblico.

Il tetto per le spese farmaceutiche approvate31 rimane fissato al 7 per cento del livello di finanziamento per l'anno di riferimento.

FIGURA VI.1: RISPARMIO LORDO E INDEBITAMENTO NETTO DI REGIONI, PROVINCE E COMUNI   (milioni di euro)
FIGURA VI.1: RISPARMIO LORDO E INDEBITAMENTO NETTO DI REGIONI, PROVINCE E COMUNI (milioni di euro)

APPENDICE

TAVOLA A1: EFFETTI NETTI DELLA MANOVA DI FINANZA PUBBLICA SULL'INDEBITAMENTO NETTO DI PA (milioni di euro). Misure di sostegno a favore del contribuente (definizione ammorbidita, pentimento speciale, abolizione) Rinvio al 1° gennaio 2024 delle disposizioni relative a sugar tax e plastic tax Aumentato limite di reddito a 85.000 per l'accesso e la permanenza nel regime del forfait per le persone. Riduzione dell'imposta sostitutiva applicabile alle somme erogate a titolo di premio di risultato o.

Maggioranza facoltativa ai fini IRPEF per le persone fisiche esercenti un'impresa, un'arte o una professione 0 -810 7. Riapertura delle condizioni per il versamento delle ritenute d'acconto già sospese da precedenti provvedimenti, a favore delle Federazioni sportive nazionali, della promozione dello sport e della associazioni e aziende. Acquisizione all'Erario del provento del meccanismo di compensazione sul prezzo dell'energia elettrica 1.400 0 0 Contributo temporaneo di solidarietà versato dai cittadini che svolgono l'attività di produzione e vendita di.

Misure di sostegno a favore del contribuente (definizione semplificata, modifica straordinaria, abrogazione) Rinvio al 1° gennaio 2024 delle disposizioni relative a sugar tax e plastic tax Nota: eventuali inesattezze derivano da arrotondamenti Il segno (-) indica un peggioramento dell'indebitamento netto, il segno (+) indica un miglioramento dell'indebitamento netto. TABELLA A1 (SEGUE): EFFETTI NETTI DELLE MANOVRE DELLA FINANZIARIA PUBBLICA SULL'INDEBITAMENTO NETTO DELLA PA (milioni di euro).

Il segno (-) indica un peggioramento degli impieghi netti, il segno (+) indica un miglioramento degli impieghi netti.

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FIGURA I.2: PREZZI ALL’INGROSSO DEL GAS NATURALE E DELL’ENERGIA ELETTRICA
FIGURA I.1: PRODOTTO INTERNO LORDO E PRODUZIONE INDUSTRIALE
FIGURA I.5: INDEBITAMENTO NETTO E DEBITO LORDO DELLA PA IN RAPPORTO AL PIL
FIGURA II.1: PREZZI DEL BRENT E GAS NATURALE
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Referências

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