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penale cileno). Tra gli indagati c’erano membri dell’alto comando dei carabineros, accusati di responsabilità per le dilaganti violazioni dei diritti umani e i crimini di diritto internazionale compiuti durante la crisi sociale del 2019.

Il governo ha annunciato una commissione e un’unità consultiva per la riforma della polizia e un’agenda integrale per la verità, la giustizia e la riparazione per le vittime della crisi sociale;

ha istituito inoltre una tavola rotonda per una riparazione integrale, per accelerare la stesura di leggi e politiche in materia di riparazione.

Il governo ha annunciato un nuovo programma per risarcire le oltre 400 persone che avevano riportato traumi oculari durante le proteste, in sostituzione dell’ampiamente criticato program- ma esistente.

Un tribunale ha condannato un ufficiale dei carabineros a quattro anni di una rigida libertà vigilata per avere inflitto un trauma oculare a un manifestante durante una protesta studentesca nel 2013.

I tribunali hanno giudicato 10 ex ufficiali dell’esercito imputati nel caso giudiziario conosciu- to come il “caso Quemados” in cui Rodrigo Rojas de Negri e Carmen Gloria Quintana furono prima percossi e quindi bruciati vivi dopo essere stati cosparsi di carburante durante una pro- testa nel 1986; Rodrigo Rojas morì successivamente a causa delle ferite.

Il governo ha varato un piano nazionale per la ricerca dei detenuti scomparsi, per determinare la sorte di oltre un migliaio di persone che furono sottoposte a sparizione forzata durante il regime di Augusto Pinochet (1973-1990).

ARRESTI E DETENZIONI ARBITRARI

Le persone accusate di reati commessi durante le proteste di massa del 2019 sono rimaste in detenzione. Molte di loro sono state prosciolte per mancanza di prove dopo lunghi periodi di de- tenzione cautelare; in alcuni casi è emerso che gli elementi di prova erano stati fabbricati. Per tutto l’anno si sono susseguite proteste che chiedevano il loro rilascio. Era ancora in discussione al congresso una proposta di legge per concedere l’amnistia a coloro che erano stati accusati in relazione alle proteste sociali del 2019. A fine anno, il governo ha concesso la grazia a 13 persone, quasi tutte quelle messe in carcere durante la crisi.

DIRITTI DELLE POPOLAZIONI NATIVE

Un tribunale ha ritenuto tre carabineros colpevoli di coercizione e vessazioni illegali, per avere costretto dei bambini mapuche di Ercilla a togliersi i vestiti durante un controllo dei documenti d’identità nel 2018.

Si è tenuto un nuovo processo per la morte di Alex Lemun, un adolescente mapuche ucci- so dalla polizia nel novembre 2002 nel comune di Angol. Il nuovo processo è seguito a una decisione della Commissione interamericana dei diritti umani sul caso, secondo cui il Cile era responsabile di varie violazioni dei diritti umani. A novembre, un tribunale ha condannato un colonnello dei carabineros a sette anni di carcere in connessione con l’uccisione.

DIRITTI SESSUALI E RIPRODUTTIVI

Il ministero dell’Istruzione ha annunciato un disegno di legge per un’educazione sessuale complessiva ma non lo ha presentato al congresso.

DIRITTO ALLA SALUTE

Il Cile ha registrato nel 2022 uno dei tassi di mortalità associati al Covid-19 più alti delle Americhe: 3.215 decessi per milione di abitanti. Una delle promesse elettorali del nuovo gover- no era riformare il settore sanitario in direzione di una reale copertura universale.

DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY, BISESSUALI, TRANSESSUALI E INTERSESSUATE Il congresso ha abrogato la norma che stabiliva un’età del consenso più alta per le relazioni omosessuali. Tuttavia, la riforma in discussione al congresso per emendare la legge contro la discriminazione al fine di recepire i diritti Lgbti ha compiuto scarsi progressi.

DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI E GIORNALISTI

Verónica Vilches, difensora del diritto all’acqua nella provincia di Petorca, ha ricevuto nuove minacce di morte e la casa di Lorena Donaire, un’altra attivista del diritto all’acqua della stessa provincia, è stata incendiata a giugno. A fine anno, le indagini relative a questi episodi erano ancora in corso.

Durante una marcia organizzata in occasione della Giornata internazionale dei lavoratori, una corrispondente che lavorava per un canale televisivo comunitario è stata raggiunta da colpi d’ar- ma da fuoco da un civile ed è successivamente deceduta a causa delle ferite riportate.

DEGRADO AMBIENTALE

Gli alti livelli d’inquinamento nelle città di Quintero e Puchuncaví, nella regione di Valparaíso, sono stati motivo di allarme per la salute pubblica in diverse occasioni durante l’anno. Le au- torità hanno annunciato la progressiva chiusura della fonderia Ventanas, impianto responsabile di alcune delle maggiori emissioni di diossido di zolfo nella regione.

DIRITTI DI RIFUGIATI E MIGRANTI

Le autorità hanno continuato ad applicare criteri di pre-ammissibilità illegali per negare alle persone l’accesso alle procedure di determinazione dello status di rifugiato. Le procedure erano lente, si protraevano dai due ai quattro anni, e soltanto in pochissimi casi si concludevano con esito positivo. Le autorità hanno ricominciato a espellere immediatamente gli stranieri senza una concreta valutazione del loro bisogno di protezione internazionale o dei rischi che avrebbero potuto affrontare se espulsi.

TORTURA E ALTRI MALTRATTAMENTI

Il comitato nazionale per la prevenzione della tortura ha confermato che in un ospedale psi- chiatrico della regione di Valparaíso erano state compiute violazioni dei diritti umani. Tuttavia, la procura di Valparaíso ha chiesto l’archiviazione definitiva del caso.