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Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie

Target 6.3

Analisi PNRR

Misura (riforma o investimento) e amministrazione titolare

Importo (in mln di euro

Calendario (in trimestri e anno) e descrizione del traguardo e/o obiettivo

Valutazione sul contributo del PNRR al raggiungimento degli SDGs

Stato di attuazione al 31.12 2022

M2C4 -

Investimento 4.4:

Investimenti in fognatura e depurazione (MASE)

600 T4 2023 Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per le reti fogna- rie e la depurazione: notifica del- l’aggiudicazione degli appalti per un totale di 600 000 000 EUR per interventi nel settore.

T2 2024 Interventi per le reti fo- gnarie e la depurazione T1: ridurre di almeno 570 000 il numero di abi- tanti residenti in agglomerati non conformi alla direttiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell’inade- guatezza della raccolta e del trat- tamento delle acque reflue urbane

Se attuato, l’obiettivo del PNRR contribuirebbe a diminuire la popo- lazione residente in agglomerati non conformi (pari a 13,7 milioni) di circa il 18,6%. Inoltre, al fine di un corretto monitoraggio dell’investi- mento, risulta fondamentale che le regioni adottino una metodologia comune per la stima degli abitanti presenti nei diversi agglomerati.

Il Ministero della transi- zione ecologica ha pub- blicato, il, 17 maggio 2022, il decreto mini- steriale n. 191, conte- nente i criteri di riparto delle risorse e i criteri di ammissibilità delle proposte progettuali.

(https://www.mitegov.i t/bandi/decreto-mini- steriale-n-191-del-17- 05-2022-missione-m2-c 4-investimento-4-4).

EMBARGO

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2023 e lo sviluppo sostenibile

Misura (riforma o investimento) e amministrazione titolare

Importo (in mln di euro

Calendario (in trimestri e anno) e descrizione del traguardo e/o obiettivo

Valutazione sul contributo del PNRR al raggiungimento degli SDGs

Stato di attuazione al 31.12 2022

T1 2026 Interventi per le reti fo- gnarie e la depurazione T2: ri- durre di almeno 2 570 000 il numero di abitanti residenti in agglomerati non conformi alla di- rettiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell’inadeguatezza della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane

Con decreto ministeriale n.295 del 25 luglio 2022 Il termine per la presen- tazione delle proposte progettuali previsto dall’articolo 4, comma 4, del decreto del Ministro della transizione ecologica 17 maggio 2022, originaria- mente fissato al 23 agosto 2022, è stato prorogato al 30 settembre 2022.

All’esito degli accertamenti istrut- tori, relativi alla presenza degli ele- menti richiesti dal decreto, da parte del Ministero della transizione eco- logica e dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) sarà individuato, mediante apposito decreto ministeriale, l’elenco degli interventi ammessi a finanziamento cui seguirà la sottoscrizione di appo- siti Accordi di programma fra Mini- stero della transizione ecologica, Regioni e Province Autonome ed EGATO.

Valutazione

Temi o politiche Obiettivi

quantitativi riferiti all’Agenda 2030

Valutazione sullo stato di attuazione delle politiche ulteriori al PNRR per raggiungere gli obiettivi

Proposte ASviS

Trattamento e depurazione delle acque reflue (tutte le misure del Target)

Obiettivi prioritari:

Entro il 2027 garantire lo stato di qualità ecologica elevata o buona per tutti i corpi idrici superficiali Altri obiettivi:

Entro il 2005 tutti gli agglomerati dovevano essere provvisti di rete fognaria

Il PTE indica la messa a regime al 2040 dei servizi del servizio idrico integrato, termine temporale in tutta evidenza inadeguato rispetto all’ur- genza. Necessita un quadro analitico di chiari- mento della situazione, stante anche le procedure d’infrazione a cui l’Italia è sottoposta per mancato rispetto della Direttiva sulle acque reflue. Si prende comunque positivamente nota dei risultati delle attività condotte dal Commis- sario Unico per la Depurazione (cfr. comunicato del 31 agosto 2022).

1. Approvare piani industriali che portino a regime l’efficienta- mento dei sistemi di depurazione delle reti idri - che civili in un quadro normativo stabile sul fu- turo della gestione tra pubblico e privato, anticipando al pros- simo quinquennio la scadenza per la messa a regime al 2040 in- dicata nel PTE, del tutto inade- guata all’urgenza nazionale.

2. Quantificare e considerare gli stanziamenti necessari come mi- sure improrogabili e urgenti anche nel quadro delle azioni per la resilienza e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

EMBARGO

2. L’Analisi dell’Alleanza

Analisi della Legge di Bilancio

Temi o politiche Norme principali Descrizione delle norme Commento e valutazione Trattamento e

depurazione delle acque reflue

Commi 692 e 693 (Finanziamenti per interventi in materia di acque reflue oggetto delle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea)

La norma prevede una autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro nel 2023, 20 mi- lioni di euro nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e di 50 milioni di euro nel 2026 a fa- vore del Commissario unico per la depura- zione al fine di garantire la dotazione finanziaria necessaria per la realizzazione degli interventi sui sistemi fognari e depu- rativi volti a dare esecuzione alle sentenze di condanna della Corte di giustizia del- l’Unione europea sul trattamento delle acque reflue urbane.

La norma va nella direzione corretta, ma non sussistono elementi per valutare l’ade- guatezza della misura economica indicata rispetto all’urgenza d’intervenire.

Sono fondamentali a monte della depurazione, politiche di prevenzione dell’inquinamento dell’acqua che richiedono una capacità di visione e di concezione integrata come indicato dal quadro della Strategia eu- ropea per inquinamento zero inclusa nel Green Deal europeo, in correlazione stretta con le politiche agricole per la riduzione dell’uso dei pesticidi e l’eccessivo apporto di nutrienti, perseguendo al meglio possibile tutti gli obiettivi della Strategia europea From Farm to Fork (Goal 2), oltre al disinquinamento dei processi produttivi industriali (si veda Goal 8, 9 e 12), e in particolare il rilascio nell’ambiente di rifiuti non biode- gradabili quali la plastica.

Target 6.4 - Entro il 2030 raggiungere la quota del 90% dell’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile

2012 2015 2018

Fonte obiettivo: Giudizio esperti ASviS | Fonte: Istat | Unità di misura: %

Breve periodo Lungo

periodo Italia

2030

2005 2008

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

100 90,0

L’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua, oltre a essere al di sotto dell’obiettivo, è diminuita costantemente per tutto il periodo analizzato. L’Italia, dopo un periodo di stabilità tra il 2005 e il 2008, ha perso 9,4 punti percentuali dal 2009 al 2018, confermando la situazione particolarmente cri- tica del nostro Paese.

Obiettivo quantitativo prioritario associato

Target 6.4

EMBARGO

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2023 e lo sviluppo sostenibile

Analisi PNRR

Misura (riforma o investimento) e amministrazione titolare

Importo (in mln di euro

Calendario (in trimestri e anno) e descrizione del traguardo e/o obiettivo

Valutazione sul contributo del PNRR al raggiungimento degli SDGs

Stato di attuazione al 31.12 2022

M2C4 –- Riforma 4.1:

Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la

realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionament o idrico

(MIT)

T1 2022 Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idri- che primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico.

La normativa riveduta deve raffor- zare la governance e semplificare la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigio- namento idrico

Il traguardo si considera conseguito attraverso l’introduzione dei commi 4-bis e 4-ter all’articolo 2 del de- creto-legge n. 121 del 2021 conver- tito, con modificazioni, dalla legge n. 156 del 2021.

Nelle more della definizione del Piano nazionale è stata prevista l’adozione di un piano straordinario per la realizzazione degli interventi urgenti in stato di progettazione de- finitiva, con priorità per quelli in stato di progettazione esecutiva, ri- guardanti gli invasi multi-obiettivo e il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili, alla cui realizzazione è de- stinata una spesa di 250 milioni di euro (50 milioni annui per ciascuno degli anni dal 2018 al 2022).

M2C4 -

Investimento 4.1:

Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigiona mento idrico (MIT)

2000 T3 2023 Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell’approvvi- gionamento idrico

T1 2026 Aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico e la resilienza dell’infrastruttura idrica in almeno 25 sistemi idrici complessi

Al 30 settembre 2022:

• risultano sottoscritti e registrati presso gli organi di controllo 33 atti d’obbligo e per i relativi inter- venti è stata avviata la richiesta di anticipazione per quasi 7 milioni di euro complessivi;

• relativamente ai 53 interventi 48 hanno ricevuto l’anticipazione, per un totale di 119,8 milioni di euro.

Riguardo ai 32 interventi di cui al- l’Allegato 3 (risorse “in essere” già impegnate), è in corso la verifica dei contenuti dell’atto d’obbligo da sot- toscrivere e sono in corso controlli sulle spese già sostenute.

Entro la fine del 2022, invece, si concluderà la verifica dello stato di attuazione procedurale degli inter- venti. Gli elenchi degli interventi sono redatti tenendo conto, com- plessivamente, della riserva del 40 per cento delle risorse per le Regioni del Mezzogiorno.

M2C4 -

Investimento 4.2:

Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti (MIT)

2000 T3 2023 Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell’approvvi- gionamento idrico

T1 2026 Aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico e la resilienza dell’infrastruttura idrica in almeno 25 sistemi idrici complessi

Sono circa 425mila i km di infrastrutture della rete idrica obsolete, il 25% delle quali ha oltre 50 anni e il 60% supera i 301.

La Misura incremente- rebbe i km delle reti attuali del 6%.

In data 9 marzo 2022 è stato pubbli- cato nella Gazzetta Ufficiale lo schema di avviso pubblico per l’indi- viduazione degli interventi.

L’investimento si limita a non arre- care un danno significativo rispetto agli aspetti ambientali valutati nelle analisi DNSH. Sono, tuttavia, previsti elementi di controllo per quanto ri- guarda la fase di cantiere da inserire nei documenti a base di gara.

Per la misura, l’avviso pubblico asse- gna il 40 per cento delle risorse com- plessive alle regioni del Mezzogiorno.

EMBARGO

2. L’Analisi dell’Alleanza

Valutazione

Temi o politiche Obiettivi

quantitativi riferiti all’Agenda 2030

Valutazione sullo stato di attuazione delle politiche ulteriori al PNRR per raggiungere gli obiettivi

Proposte ASviS

Efficientamento delle reti idriche civili

(tutte le misure del Target)

Obiettivi prioritari:

Entro il 2030 raggiungere quota 90% nell’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile

L’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua rappresenta una delle tematiche più critiche a livello nazionale.

L’Italia, dopo un periodo di stabilità tra il 2005 e il 2008, ha perso 9,4 punti percentuali dal 2009 al 2018, confermando la situazione particolar- mente critica del nostro Paese, che sta peggio- rando una situazione già deficitaria. Il PNRR prevede due misure: a) Due miliardi di euro per finanziare 25 progetti per il potenziamento, il completamento e la manutenzione straordinaria delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura idrica primaria in tutto il Paese, da rea- lizzare entro marzo 2026; b) 900 milioni per rea- lizzare almeno 25mila chilometri di nuove reti per la distribuzione dell’acqua potabile e ridurre le perdite idriche, soprattutto nel Mezzogiorno.

Le misure non sono sufficienti rispetto al fabbi- sogno. Il PTE indica la messa a regime del servi- zio idrico integrato, e dunque delle perdite di rete al 2040.

1. Approvare piani industriali che portino a regime l’efficienta- mento delle reti idriche civili in un quadro normativo stabile, an- ticipando al prossimo quinquen- nio la scadenza per la messa a regime al 2040 indicata nel PTE, del tutto inadeguata all’urgenza nazionale.

2. Rafforzare le attività di monito- raggio delle perdite di rete e una più chiara metodologia di rendi- contazione facilitando la compa- rabilità tra i dati Istat e i dati pubblicati da ARERA.

3. Quantificare e considerare gli stanziamenti necessari come mi- sure improrogabili e urgenti anche nel quadro delle azioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

4. Adottare gli indirizzi della Stra- tegia UE di adattamento ai cam- biamenti climatici, integrando l’adattamento nelle politiche macro-fiscali con la valutazione dei principali impatti economici dai rischi climatici, consideran- done il relativo costo nei processi di pianificazione dei budget pub- blici futuri. Le stesse considera- zioni valgono per le reti irrigue.

Manca una visione di sistema delle risorse idriche, dalle dinamiche dei cambiamenti climatici, al depaupe- ramento e dall’inquinamento degli ecosistemi legati all’acqua, ai piani di bacino, agli usi irrigui e civili.

Poiché le finalità del target 6.4 richiedono un quadro normativo stabile per favorire gli investimenti neces- sari al suo perseguimento, soglie e tempistiche specifiche di risultato e stime economiche per portare a re- gime l’efficientamento dell’intera rete in tutte le aree del territorio nazionale, identificazione delle fonti di finanziamento.

EMBARGO

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2023 e lo sviluppo sostenibile

Analisi PNRR

Misura (riforma o investimento) e amministrazione titolare

Importo (in mln di euro

Calendario (in trimestri e anno) e descrizione del traguardo e/o obiettivo

Valutazione sul contributo del PNRR al raggiungimento degli SDGs

Stato di attuazione al 31.12 2022

M2C4 - Riforma 4.2: Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati (MASE)

T4 2021 Riforma del qua- dro giuridico per una mi- gliore gestione e un uso sostenibile dell’acqua T2 2022 Entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigu T3 2022 Entrata in vigore della riforma volta a ga- rantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

Il primo traguardo risulta conseguito con la firma di una serie di protocolli d’intesa da parte del Ministero per la transizione ecolo- gica con le regioni Campania, Calabria, Mo- lise e Sicilia ed Enti di governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) per la predi- sposizione dei piani d’ambito e affidamento del Servizio Idrico Integrato. Il Ministero per la transizione ecologica ha in corso una at- tività di monitoraggio dell’attuazione dei protocolli per pervenire al superamento ef- fettivo della frammentazione del numero di operatori che forniscono servizi idrici.

Il secondo traguardo è conseguito con il de- creto-legge n. 152 del 2021, che introduce il nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui, caratterizzato da un sistema di san- zioni per l’estrazione illecita di acqua, ove si prevede di richiedere una valutazione d’impatto su tutti i corpi idrici interessati ed evitare l’espansione del sistema irriguo in funzione dello stato di qualità del corpo idrico; al conseguimento del traguardo con- corre anche il decreto-legge n. 36 del 2022, con la previsione dell’incentivazione della digitalizzazione del controllo a distanza sul- l’estrazione illegale di acqua.

L’avanzamento verso la realizzazione del- l’ultimo traguardo richiede l’emanazione di alcuni decreti ministeriali, per rendere omogenea la normativa dei canoni di con- cessione per l’utenza di acqua pubblica e per definire i criteri per incentivare l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura e per sostenere l’uso del Sistema Informativo Na- zionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura (SIGRIAN) per usi irrigui col- lettivi e di autoapprovvigionamento.

Target 6.5

Si veda valutazione target 6.3 e 6.4

Come chiesto nei precedenti rapporti, ASviS evidenza la necessità di definire un quadro normativo coordinato ed efficiente a livello di governo delle risorse idriche e del ciclo naturale, che superi la frammentazione della gestione politica per usi a livello nazionale (competenze fra diversi Ministeri) e territoriale (Ambiti territoriali ottimali, Enti di governo d’ambito per idrico e rifiuti, Autorità di bacino distrettuale in tema di gestione della risorsa idrica e Consorzi di bonifica), premessa indispensabile per favorire gli investimenti, e un piano nazionale a tutela delle risorse idriche rispetto all’impatto crescente dei cambiamenti climatici (siccità e alluvioni).

Nell’ambito della riforma è necessario migliorare l’implementazione di sistemi di misurazione dei consumi di processo in tutti i settori anche per ottenere dei corretti bilanci idrici e soprattutto adottare misure e inve- stimenti di riduzione dei consumi rispetto a tutti gli usi, in particolare creando strumenti che favoriscano una migliore diffusione dello smart-metering. La completa mappatura delle reti deve essere integrata nel processo avviato dalla direttiva europea INSPIRE e dalla più recente Strategia europea per i dati. Assume rilevanza l’urgenza del recepimento operativo da parte dei gestori del servizio idrico degli adempimenti previsti dalla Direttiva UE 2020/2184 sulla qualità dell’acqua per uso umano e il contrasto alle nuove sostanze inquinanti.

EMBARGO

2. L’Analisi dell’Alleanza

Analisi della Legge di Bilancio

Temi o politiche Norme principali Descrizione delle norme Commento e valutazione Gestione dei piani

di bacino e protezione degli ecosistemi e della biodiversità

Commi 698-700 (Rafforzamento delle capacità operative delle Autorità di bacino distrettuali)

La norma assegna alle autorità di bacino di- strettuali uno stanziamento complessivo di 14,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023 e destinano il 20% delle somme del fondo istituito dal comma 607 della L.

234/2021 (“Fondo per le assunzioni di per- sonale a tempo indeterminato a favore delle amministrazioni dello Stato, degli enti pub- blici ecc.”) all’assunzione di personale a tempo indeterminato presso le medesime autorità di bacino.

L’iniziativa di per sé e positiva, ma non sus- sistono elementi per valutare l’adegua- tezza della misura economica indicata rispetto alle necessità delle autorità di ba- cino, e il ruolo fondamentale che le stesse svolgono in relazione al conseguimento degli obiettivi del target (peraltro scaduto al 2020) agli obiettivi di biodiversità e adattamento ai cambiamenti climatici.

Target 6.6

EMBARGO

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2023 e lo sviluppo sostenibile

Analisi della Legge di Bilancio

Temi o politiche Norme principali Descrizione delle norme Commento e valutazione Contrasto alla

povertà energetica

Commi da 2 a 9, da 11 a 16, da 24 a 28, 29, 45-50

Norme a carattere emergenziale e tempora- neo per il contenimento dei costi dell’ener- gia, in diverse misure relative a crediti d’imposta, cancellazione temporanea oneri di sistema, riduzione IVA, un fondo di 220 mi- lione per sospensione procedimenti di inter- ruzione della fornitura di gas naturale, un fondo di 400 milioni per gli enti territoriali.

Le norme hanno carattere solo emergen- ziale essendo a scadenza nel corso del 2023.

Contrasto alla povertà energetica

Commi 17-19 (Misure in materia di bonus sociale elettrico e gas)

La norma aumenta da 12.000 a 15.000 euro il valore soglia dell’Indicatore della Situa- zione Economica Equivalente (ISEE) per ac- cedere alle agevolazioni per l’anno 2023 con riferimento ai clienti domestici economica- mente svantaggiati.

La direzione della norma è positiva ma ina- deguata rispetto all’inflazione e all’aumento del costo della vita e solo temporanea es- sendo a scadenza per l’anno 2023. Inoltre non integra misure premiali e incentivanti per il risparmio energetico.

Contrasto alla povertà energetica

Commi da 20 a 23 (Fiscalizzazione oneri generali di sistema impropri)

La norma attua l’obiettivo M1C2-7 del PNRR, disponendo che gli oneri generali di sistema afferenti al nucleare e alle connesse misure di compensazione territoriale, siano assorbite nella fiscalità generale.

Si prende atto che trattasi di una previ- sione di PNRR che contribuisce a ridurre gli oneri in bolletta per i consumatori.

Contrasto alla povertà energetica

Commi 30-38 (Attuazione del Regolamento (UE) 2022/1854 del Consiglio del 6 ottobre 2022, relativo a un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell’energia)

La norma definisce procedure attuative al regolamento europeo che prevede che gli Stati membri provvedono affinché tutti i ri- cavi eccedenti derivanti dall’applicazione del tetto di 180 euro/MWh siano utilizzati in modo mirato per finanziare misure a soste- gno dei clienti finali di energia elettrica che attenuino l’impatto su questi ultimi dei prezzi elevati dell’energia elettrica.

Si prende atto che trattasi di un adempi- mento previsto da una norma europea. I benefici saranno comunque solo tempora- nei e non strutturali per contrastare la po- vertà energetica.